L’Oceano sin dai primordi ha avuto una grande importanza come simbolo dell’immensità astratta e impersonale dell’ ‘Essere’, ma che è anche ‘Non Essere’, il Brhaman, slle cui acque dorme Brahma, il creatore del mondo. In altri miti esso accoglie Vishnu dormiente sul serpente Shesha, o il piccolo Krishna. In fondo all’Oceano si reca Varaha, un altro avatara del dio, per sollevare la Terra che ancora giaceva sommersa dalle acque. I miti che hanno come centro l’Oceano primordiale sono numerosi e affascinanti. L’acqua ha avuto un ruolo importante anche nei rituali e nelle funzioni sacre per la sua proprietà purificatrice, venerata soprattutto nelle zone desertiche e semi-desertiche. I fiumi sono considerati divinità al femminile in quanto portatrici di vita, simboli di fertilità, in particolare il Gange, la dea Ganga, il poderoso fiume indiano che, insieme a tutto il sistema idrologico che lo governa, abbraccia un enorme territorio, portando benessere e prosperità alle popolazioni, ma anche miseria e fame per le frequenti inondazioni. La montagna sacra per eccellenza degli hindi ed anche dei buddhisti è il Kailash in Tibet, nei cui pressi nascono quattro fiumi tra più potenti del mondo. Ai suoi piedi è il lago Manosarowar, altrettanto sacro, su cui riposa il dio Brahma su un fiore di loto dal quale, in base ad un altro mito, al suo risveglio, nascerà il mondo.
L'acqua nella cultura indina
CIMINO, ROSA MARIA
2009-01-01
Abstract
L’Oceano sin dai primordi ha avuto una grande importanza come simbolo dell’immensità astratta e impersonale dell’ ‘Essere’, ma che è anche ‘Non Essere’, il Brhaman, slle cui acque dorme Brahma, il creatore del mondo. In altri miti esso accoglie Vishnu dormiente sul serpente Shesha, o il piccolo Krishna. In fondo all’Oceano si reca Varaha, un altro avatara del dio, per sollevare la Terra che ancora giaceva sommersa dalle acque. I miti che hanno come centro l’Oceano primordiale sono numerosi e affascinanti. L’acqua ha avuto un ruolo importante anche nei rituali e nelle funzioni sacre per la sua proprietà purificatrice, venerata soprattutto nelle zone desertiche e semi-desertiche. I fiumi sono considerati divinità al femminile in quanto portatrici di vita, simboli di fertilità, in particolare il Gange, la dea Ganga, il poderoso fiume indiano che, insieme a tutto il sistema idrologico che lo governa, abbraccia un enorme territorio, portando benessere e prosperità alle popolazioni, ma anche miseria e fame per le frequenti inondazioni. La montagna sacra per eccellenza degli hindi ed anche dei buddhisti è il Kailash in Tibet, nei cui pressi nascono quattro fiumi tra più potenti del mondo. Ai suoi piedi è il lago Manosarowar, altrettanto sacro, su cui riposa il dio Brahma su un fiore di loto dal quale, in base ad un altro mito, al suo risveglio, nascerà il mondo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.