Il presente lavoro monografico tratta la questione della responsabilità penale delle persone giuridiche. È un Modethema, di cui già da tempo si discute e di cui è ragionevole supporre che ancora si discuterà per molto tempo. Si prendono le mosse (cap. II) da una ricostruzione storica delle diverse fasi attraverso le quali si è svolto, nel corso del tempo, il tormentato rapporto tra persone giuridiche e diritto penale. L’analisi abbraccia un arco temporale molto ampio, che va dal passato remoto dell’esperienza giuridica (diritto romano e medievale) agli anni Settanta del secolo scorso, mettendo in evidenza la relatività storica, condizionata dalla necessità politica, del societas delinquere non potest, e il suo carattere non ontologico, già a suo tempo sottolineati dalla migliore dottrina. Vengono quindi (cap. III) poste in luce le esigenze politico-criminali che hanno portato al superamento di quel “costoso” principio e poi si analizzano, sul versante dogmatico, quelli che sono i tradizionali argomenti a cui si è fatto ricorso per escludere che le persone giuridiche possano avere cittadinanza nel diritto penale (incapacità di azione, incapacità di colpevolezza, incapacità di pena, etc.). Ciò che si auspica, alla fine, è la creazione di un altro diritto penale, rimodellato sulle fattezze dei soggetti metaindividuali, al cui interno gli stessi principi costituzionali potrebbero trovare una meno rigorosa e più flessibile attuazione. La seconda parte della monografia è dedicata all’analisi del diritto vigente. Si prendono in considerazione, da un lato (cap. IV), le ipotesi di responsabilità e i meccanismi sanzionatori previsti prima (o comunque al di fuori) del d.lgs. n. 231 del 2001 e, dall’altro (cap. V), l’inedito paradigma ascrittivo “codificato” nello stesso d.lgs. 231, la cui entrata in vigore ha rappresentato senza alcun dubbio, nell’intero panorama normativo italiano, uno degli eventi più rilevanti e più significativi degli ultimi decenni.
PERSONE GIURIDICHE E RESPONSABILITÀ DA REATO. Profili storici, dogmatici e comparatistici
DE SIMONE, Giulio
2012-01-01
Abstract
Il presente lavoro monografico tratta la questione della responsabilità penale delle persone giuridiche. È un Modethema, di cui già da tempo si discute e di cui è ragionevole supporre che ancora si discuterà per molto tempo. Si prendono le mosse (cap. II) da una ricostruzione storica delle diverse fasi attraverso le quali si è svolto, nel corso del tempo, il tormentato rapporto tra persone giuridiche e diritto penale. L’analisi abbraccia un arco temporale molto ampio, che va dal passato remoto dell’esperienza giuridica (diritto romano e medievale) agli anni Settanta del secolo scorso, mettendo in evidenza la relatività storica, condizionata dalla necessità politica, del societas delinquere non potest, e il suo carattere non ontologico, già a suo tempo sottolineati dalla migliore dottrina. Vengono quindi (cap. III) poste in luce le esigenze politico-criminali che hanno portato al superamento di quel “costoso” principio e poi si analizzano, sul versante dogmatico, quelli che sono i tradizionali argomenti a cui si è fatto ricorso per escludere che le persone giuridiche possano avere cittadinanza nel diritto penale (incapacità di azione, incapacità di colpevolezza, incapacità di pena, etc.). Ciò che si auspica, alla fine, è la creazione di un altro diritto penale, rimodellato sulle fattezze dei soggetti metaindividuali, al cui interno gli stessi principi costituzionali potrebbero trovare una meno rigorosa e più flessibile attuazione. La seconda parte della monografia è dedicata all’analisi del diritto vigente. Si prendono in considerazione, da un lato (cap. IV), le ipotesi di responsabilità e i meccanismi sanzionatori previsti prima (o comunque al di fuori) del d.lgs. n. 231 del 2001 e, dall’altro (cap. V), l’inedito paradigma ascrittivo “codificato” nello stesso d.lgs. 231, la cui entrata in vigore ha rappresentato senza alcun dubbio, nell’intero panorama normativo italiano, uno degli eventi più rilevanti e più significativi degli ultimi decenni.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.