Negli ultimi anni, in Italia e negli altri paesi industrializzati, si discute intensamente dei possibili effetti che l’esposizione a campi elettromagnetici non ionizzanti, generati dalle linee elettriche ad alta tensione, potrebbe avere sulla salute umana. Quasi tutti gli studiosi concordano nell’attribuire tali effetti negativi alla componente magnetica del campo, sia perché la maggior parte delle ricerche si riferisce a situazioni caratterizzate da valori elevati della corrente piuttosto che da valori elevati della tensione, sia perché la componente elettrica è facilmente schermata dai muri, dagli alberi, ecc. La ricerca ha permesso, partendo dal primo studio in assoluto in questo campo (quello di Wertheimer e Leeper del 1979), di evidenziare una inadeguatezza sostanziale della nostra normativa in tale materia; infatti, le leggi italiane stabiliscono valori di induzione magnetica e distanze di sicurezza molto ben al di sopra di quelle indicate dalla maggior parte degli studi epidemiologici come potenziale fattore di pericolo.
Environmental harmonization of Italian electric system: present situation and prospects
RUBERTI, Marcello;MASSARI, Stefania;
1997-01-01
Abstract
Negli ultimi anni, in Italia e negli altri paesi industrializzati, si discute intensamente dei possibili effetti che l’esposizione a campi elettromagnetici non ionizzanti, generati dalle linee elettriche ad alta tensione, potrebbe avere sulla salute umana. Quasi tutti gli studiosi concordano nell’attribuire tali effetti negativi alla componente magnetica del campo, sia perché la maggior parte delle ricerche si riferisce a situazioni caratterizzate da valori elevati della corrente piuttosto che da valori elevati della tensione, sia perché la componente elettrica è facilmente schermata dai muri, dagli alberi, ecc. La ricerca ha permesso, partendo dal primo studio in assoluto in questo campo (quello di Wertheimer e Leeper del 1979), di evidenziare una inadeguatezza sostanziale della nostra normativa in tale materia; infatti, le leggi italiane stabiliscono valori di induzione magnetica e distanze di sicurezza molto ben al di sopra di quelle indicate dalla maggior parte degli studi epidemiologici come potenziale fattore di pericolo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.