Il recupero della cellulosa a mezzo di solventi per la valorizzazione di sottoprodotti o rifiuti agricoli

Nonostante la cellulosa sia il più abbondante dei carboidrati presenti in natura, essa non si trova mai pura: nei semi del cotone è presente in quantità pari a 95% circa, nel legno è presente al 40-55%. I trattamenti convenzionali di isolamento della cellulosa dal legno si basano sull’attacco e l’eliminazione della lignina e delle emicellulose. I processi termo-meccanici comunemente utilizzati o non riescono a separare completamente la cellulosa dalle sostanze incrostanti o non riescono ad evitarne una certa degradazione. Una soluzione potrebbe essere l’uso di appropriati solventi che, penetrando nelle zone interne più cristalline della cellulosa, provocano la riduzione delle forti interazioni inter-molecolari, consentendone il recupero quasi esclusivo. Nella nota, si esaminano i principali tipi di tali solventi, evidenziandone, tra le altre, le possibilità economiche e commerciali di utilizzo.