Il volume costituisce il numero 50 della Collana “Quaderni di Rinascimento” dell’Istituto Nazionale di Studi sul Rinascimento, collana espressione della rivista “Rinascimento” collocata in classe A per il settore concorsuale 11/C5 – Storia della filosofia ed è pubblicato dall’editore Olschki. La monografia è stata, quindi, oggetto di valutazione da parte dei referees del Istituto Nazionale di Studi sul Rinascimento. Il pensiero del XV secolo è studiato, come è noto, soprattutto sotto l’aspetto dello sviluppo del platonismo che in Italia trova il suo apice nel pensiero di Marsilio Ficino. Non vi è, invece, nemmeno una monografia in cui si offra una prospettiva complessiva dell’evolversi dell’aristotelismo che rappresenta quantitativamente e qualitativamente l’altra metà della speculazione del XV secolo. Ciò appare particolarmente sorprendente se si osserva che, proprio nel XV secolo, l’Italia, con lo Studio di Pavia prima e con lo Studio di Padova poi, si pone alla guida della ricerca scientifica europea che, a sua volta, si avvale quasi esclusivamente della metodologia aristotelica. È proprio nell’alveo dell’aristotelismo italiano del XV secolo che si pongono le basi per quel triplice sviluppo della metodologia che parte dall’approfondimento e dal superamento della fisica dell’impetus e dalla logica calculatoria, si sviluppa attraverso l’eredità galenica e averroistica della dottrina della demonstratio e del regressus demonstrativus e conosce la sua fecondissima crisi che sbocca nella rivoluzione scientifica della speculazione galileiana. Il fine di questa monografia è quello di fornire una prospettiva più chiara di come si dipana la ricerca filosofica e scientifica nelle Università italiane nel momento in cui Nicoletto Vernia (1420-1499) rappresenta il docente di Physica e di Philosophia più importante dell’Università di Padova che in questo periodo è la più prestigiosa in Europa. La monografia evidenzia anche come nella speculazione del Vernia si rifrangano praticamente tutti i principali aspetti della filosofia del suo tempo che egli riordina seguendo i due cardini della filologia e della metodologia. La rassegna della sua speculazione, documentata dalle sue cure di testi e dalle sue quaestiones, mostra come il Vernia abbia dato il suo contributo a tutti i più importanti ambiti della filosofia del suo tempo: la psicologia e il problema dell’immortalità dell’anima, la logica calculatoria e quella formale, la physica e la teoria oxoniense dell’impetus, la metodologia della ricerca e la teoria del regressus demonstrativus, la cosmologia e la metafisica delle intelligenze celesti, la medicina e i primordi dell’anatomia.

Nicoletto Vernia. Studi sull’aristotelismo del XV secolo. Quaderni di "Rinascimento". Istituto Nazionale di Studi sul Rinascimento

DE BELLIS, Ennio
2012-01-01

Abstract

Il volume costituisce il numero 50 della Collana “Quaderni di Rinascimento” dell’Istituto Nazionale di Studi sul Rinascimento, collana espressione della rivista “Rinascimento” collocata in classe A per il settore concorsuale 11/C5 – Storia della filosofia ed è pubblicato dall’editore Olschki. La monografia è stata, quindi, oggetto di valutazione da parte dei referees del Istituto Nazionale di Studi sul Rinascimento. Il pensiero del XV secolo è studiato, come è noto, soprattutto sotto l’aspetto dello sviluppo del platonismo che in Italia trova il suo apice nel pensiero di Marsilio Ficino. Non vi è, invece, nemmeno una monografia in cui si offra una prospettiva complessiva dell’evolversi dell’aristotelismo che rappresenta quantitativamente e qualitativamente l’altra metà della speculazione del XV secolo. Ciò appare particolarmente sorprendente se si osserva che, proprio nel XV secolo, l’Italia, con lo Studio di Pavia prima e con lo Studio di Padova poi, si pone alla guida della ricerca scientifica europea che, a sua volta, si avvale quasi esclusivamente della metodologia aristotelica. È proprio nell’alveo dell’aristotelismo italiano del XV secolo che si pongono le basi per quel triplice sviluppo della metodologia che parte dall’approfondimento e dal superamento della fisica dell’impetus e dalla logica calculatoria, si sviluppa attraverso l’eredità galenica e averroistica della dottrina della demonstratio e del regressus demonstrativus e conosce la sua fecondissima crisi che sbocca nella rivoluzione scientifica della speculazione galileiana. Il fine di questa monografia è quello di fornire una prospettiva più chiara di come si dipana la ricerca filosofica e scientifica nelle Università italiane nel momento in cui Nicoletto Vernia (1420-1499) rappresenta il docente di Physica e di Philosophia più importante dell’Università di Padova che in questo periodo è la più prestigiosa in Europa. La monografia evidenzia anche come nella speculazione del Vernia si rifrangano praticamente tutti i principali aspetti della filosofia del suo tempo che egli riordina seguendo i due cardini della filologia e della metodologia. La rassegna della sua speculazione, documentata dalle sue cure di testi e dalle sue quaestiones, mostra come il Vernia abbia dato il suo contributo a tutti i più importanti ambiti della filosofia del suo tempo: la psicologia e il problema dell’immortalità dell’anima, la logica calculatoria e quella formale, la physica e la teoria oxoniense dell’impetus, la metodologia della ricerca e la teoria del regressus demonstrativus, la cosmologia e la metafisica delle intelligenze celesti, la medicina e i primordi dell’anatomia.
2012
9788822262059
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11587/369358
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact