L’Aerotopografia archeologica è una disciplina che utilizza particolarmente a fondo lo strumento aereo e tutte quelle immagini aerorilevate con le sue varie applicazioni ed elaborazioni. Va intesa quindi come parte fondamentale di una materia – la Topografia antica – che, affondando storicamente le proprie radici molto indietro nel tempo, con tutte le sue fonti e tradizioni riserva un occhio di particolare riguardo allo strumento aerofotografico. Questo terzo numero di «Archeologia Aerea», contiene studi sui pionieri o sull’attività pionieristica legata alle riprese aeree: in particolare sull’opera del Battaglione Specialisti del Genio Militare che portò ai rilievi aerofotografici di Pompei (1910) e su materiale storico con l’individuazione e la descrizione di un importante fondo di foto aeree (S. A. R. A. - Ala Littoria) degli anni Trenta del secolo scorso ed alla loro applicazione in lavori topografici in Etruria meridionale. Quindi seguono lavori di fotointerpretazione archeologica classica – anche collegati alle nuove tecnologie di remote sensing – ad Aquileia, in Toscana lungo la via Aurelia, in Campania a Velia ed in Puglia nel territorio di Mesagne e a San Cataldo di Lecce. Non mancano contributi di respiro internazionale, come le indagini sulla città romana di Ammaia in Lusitania (Portogallo). Inoltre, vengono presentati in anteprima importanti Progetti di “archeologia aerea” avviati di recente in Italia: in Emilia Romagna nel territorio di Classe (Ravenna) ed in Puglia a Sipontum (Siponto - Manfredonia). Chiudono il volume due articoli sulle attività e sullo stato dell’arte della nostra materia in Europa ed in Italia e sulle prospettive future di ricerca legate alle immagini aeree.

Archeologia Aerea. Studi di Aerotopografia Archeologica

CERAUDO, Giuseppe
2011-01-01

Abstract

L’Aerotopografia archeologica è una disciplina che utilizza particolarmente a fondo lo strumento aereo e tutte quelle immagini aerorilevate con le sue varie applicazioni ed elaborazioni. Va intesa quindi come parte fondamentale di una materia – la Topografia antica – che, affondando storicamente le proprie radici molto indietro nel tempo, con tutte le sue fonti e tradizioni riserva un occhio di particolare riguardo allo strumento aerofotografico. Questo terzo numero di «Archeologia Aerea», contiene studi sui pionieri o sull’attività pionieristica legata alle riprese aeree: in particolare sull’opera del Battaglione Specialisti del Genio Militare che portò ai rilievi aerofotografici di Pompei (1910) e su materiale storico con l’individuazione e la descrizione di un importante fondo di foto aeree (S. A. R. A. - Ala Littoria) degli anni Trenta del secolo scorso ed alla loro applicazione in lavori topografici in Etruria meridionale. Quindi seguono lavori di fotointerpretazione archeologica classica – anche collegati alle nuove tecnologie di remote sensing – ad Aquileia, in Toscana lungo la via Aurelia, in Campania a Velia ed in Puglia nel territorio di Mesagne e a San Cataldo di Lecce. Non mancano contributi di respiro internazionale, come le indagini sulla città romana di Ammaia in Lusitania (Portogallo). Inoltre, vengono presentati in anteprima importanti Progetti di “archeologia aerea” avviati di recente in Italia: in Emilia Romagna nel territorio di Classe (Ravenna) ed in Puglia a Sipontum (Siponto - Manfredonia). Chiudono il volume due articoli sulle attività e sullo stato dell’arte della nostra materia in Europa ed in Italia e sulle prospettive future di ricerca legate alle immagini aeree.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11587/368788
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