"Materia" non è la pura estensione né soltanto corpo, è soprattutto ciò-che-è-comune, ciò che permane attraverso i mutamenti pur essendo parte di essi, ciò che non è in nostro potere, che fuoriesce dalle procedure della conoscenza formalizzata della scienza; è il fuori di ogni astrazione, l' "altro" cui l'astratto è chiamato a rispondere, tematizzando così la questione etica. In questo volume "materia" è anche un luogo liminare di momenti teorici diversi, quelli di Hjelmslev, Humboldt e Rossi-Landi. In Hjelmslev la materia è l'eccedenza della scienza del linguaggio; in Humboldt è attività formatrice (enérgeia), un incessante aggirarsi nella tesi senza mai passare all'antitesi. Con la nozione di "lavoro" introdotta da Rossi-Landi la materia è un continuo essere altro senza ritorno alla tesi o all'essenza originaria, uno stare "fra" e non "oltre" le cose, le lingue, i segni.
Materia signata. Sulle tracce di Hjelmslev, Humboldt e Rossi-Landi
CAPUTO, Cosimo
1996-01-01
Abstract
"Materia" non è la pura estensione né soltanto corpo, è soprattutto ciò-che-è-comune, ciò che permane attraverso i mutamenti pur essendo parte di essi, ciò che non è in nostro potere, che fuoriesce dalle procedure della conoscenza formalizzata della scienza; è il fuori di ogni astrazione, l' "altro" cui l'astratto è chiamato a rispondere, tematizzando così la questione etica. In questo volume "materia" è anche un luogo liminare di momenti teorici diversi, quelli di Hjelmslev, Humboldt e Rossi-Landi. In Hjelmslev la materia è l'eccedenza della scienza del linguaggio; in Humboldt è attività formatrice (enérgeia), un incessante aggirarsi nella tesi senza mai passare all'antitesi. Con la nozione di "lavoro" introdotta da Rossi-Landi la materia è un continuo essere altro senza ritorno alla tesi o all'essenza originaria, uno stare "fra" e non "oltre" le cose, le lingue, i segni.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.