Forcina evidenzia come sia nell’invidia che nella gratitudine la libertà appaia limitata in confronto a quella di cui l’altro\a ci sembra fruire. Si tratta della visione distorta e immediata di una libertà che non ha cura dei limiti e si pensa come azione volontaristica. Il modo più semplice per riacquistare la libertà di cui ci sentiamo privati a causa del vincolo della percezione del proprio limite, nella modalità dell’invidia, o del bisogno di restituzione, nella modalità della gratitudine, è quello di riaffermare la propria libertà. Questo è possibile se si innesta una nuova situazione: la cura dell’altra\o ci restituisce alla condizione di soggetto libero, oppure il conflitto con l’altra\o può porci in una condizione di parità. In ambedue i casi la subalternità imposta dalla percezione di un limite alla nostra libertà è superata. Nella cura e nel conflitto ci si afferma come soggetti liberi.
Tra invidia e gratitudine: la cura e il conflitto
FORCINA, Marisa
2010-01-01
Abstract
Forcina evidenzia come sia nell’invidia che nella gratitudine la libertà appaia limitata in confronto a quella di cui l’altro\a ci sembra fruire. Si tratta della visione distorta e immediata di una libertà che non ha cura dei limiti e si pensa come azione volontaristica. Il modo più semplice per riacquistare la libertà di cui ci sentiamo privati a causa del vincolo della percezione del proprio limite, nella modalità dell’invidia, o del bisogno di restituzione, nella modalità della gratitudine, è quello di riaffermare la propria libertà. Questo è possibile se si innesta una nuova situazione: la cura dell’altra\o ci restituisce alla condizione di soggetto libero, oppure il conflitto con l’altra\o può porci in una condizione di parità. In ambedue i casi la subalternità imposta dalla percezione di un limite alla nostra libertà è superata. Nella cura e nel conflitto ci si afferma come soggetti liberi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.