Il saggio di Forcina fa subito luce su un possibile equivoco: la costruzione di un archivio della scrittura femminile salentina dal Settecento ad oggi, non vuole essere, né lo sarà mai, una grande cattedrale edificata in omaggio al dilettantismo; né al mero dilettantismo in generale, né tantomeno al dilettantismo femminile. L’autrice segnala che il lavoro che si è appena iniziato ad avviare, e che si sta rivelando fruttuoso e ricco di spunti e documenti è di tutt’altro tipo: è la documentazione di un processo sociale che, attraverso la scrittura, manifesta attitudini, norme, valori, svolte epocali e radicamenti consolidati. E rivela tutta una storia politica.
Il filo di Arianna
FORCINA, Marisa
2003-01-01
Abstract
Il saggio di Forcina fa subito luce su un possibile equivoco: la costruzione di un archivio della scrittura femminile salentina dal Settecento ad oggi, non vuole essere, né lo sarà mai, una grande cattedrale edificata in omaggio al dilettantismo; né al mero dilettantismo in generale, né tantomeno al dilettantismo femminile. L’autrice segnala che il lavoro che si è appena iniziato ad avviare, e che si sta rivelando fruttuoso e ricco di spunti e documenti è di tutt’altro tipo: è la documentazione di un processo sociale che, attraverso la scrittura, manifesta attitudini, norme, valori, svolte epocali e radicamenti consolidati. E rivela tutta una storia politica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.