Nel 2009, in occasione di alcuni lavori di risistemazione di piazza Perotti, è stata condotta una breve indagine archeologica, nella stessa area in cui un intervento del 1979 aveva già messo in luce un breve tratto delle mura messapiche. Le nuove ricerche hanno confermato che si tratta delle fortificazioni di età ellenistica, che in questo settore presentano una doppia cortina, legata da un muro trasversale. Nel terrapieno tra i due setti murari è stato rinvenuto un consistente scarico di anfore, prevalentemente di tipo greco-italico, che testimonia il ruolo del porto di Castro nell’ambito dei traffici commerciali nell’Adriatico meridionale; è stato rinvenuto anche vasellame da mensa, comprendente ceramica a vernice nera, sovradipinta, acroma, a vernice bruna e messapica decorata, riferibile alla vita dell’abitato nel IV e III sec. a.C. Nel corso della campagna di scavo del 2009 si è indagata anche l’area del luogo di culto di località Capanne. Nella parte settentrionale di quest’area è stato effettuato un saggio stratigrafico che ha permesso di recuperare un piccolo blocco in pietra calcarenitica (carparo), recante un’iscrizione in lingua messapica, probabilmente relativo ad un altare. Un’altra iscrizione in lingua messapica è stata individuata su un blocco tufaceo reimpiegato nelle mura aragonesi.

Ricerche archeologiche a Castro (LE)

D'ANDRIA, Francesco
2009-01-01

Abstract

Nel 2009, in occasione di alcuni lavori di risistemazione di piazza Perotti, è stata condotta una breve indagine archeologica, nella stessa area in cui un intervento del 1979 aveva già messo in luce un breve tratto delle mura messapiche. Le nuove ricerche hanno confermato che si tratta delle fortificazioni di età ellenistica, che in questo settore presentano una doppia cortina, legata da un muro trasversale. Nel terrapieno tra i due setti murari è stato rinvenuto un consistente scarico di anfore, prevalentemente di tipo greco-italico, che testimonia il ruolo del porto di Castro nell’ambito dei traffici commerciali nell’Adriatico meridionale; è stato rinvenuto anche vasellame da mensa, comprendente ceramica a vernice nera, sovradipinta, acroma, a vernice bruna e messapica decorata, riferibile alla vita dell’abitato nel IV e III sec. a.C. Nel corso della campagna di scavo del 2009 si è indagata anche l’area del luogo di culto di località Capanne. Nella parte settentrionale di quest’area è stato effettuato un saggio stratigrafico che ha permesso di recuperare un piccolo blocco in pietra calcarenitica (carparo), recante un’iscrizione in lingua messapica, probabilmente relativo ad un altare. Un’altra iscrizione in lingua messapica è stata individuata su un blocco tufaceo reimpiegato nelle mura aragonesi.
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