Il presente articolo, prima della sua pubblicazione, è stato sottoposto al vaglio dei referees del comitato scientifico organizzatore del congresso e del comitato di edizione del volume collettaneo dal titolo “Pietro Pomponazzi. Tradizione e dissenso. Atti del Congresso internazionale di studi su Pietro Pomponazzi. Mantova 23-24 ottobre 2008)” che raggruppa esperti nazionali e internazionali della cultura e del pensiero rinascimentale. La questione della disputa degli universali, come è noto, è un argomento cardine della filosofia tardo-medievale e umanistico-rinascimentale. Tale argomento è molto studiato per quanto riguarda il periodo che va dall’XI al XIV secolo mentre sono quasi assenti gli studi sul ruolo della logica formale nel XV secolo e in particolare sulla questione cardine della realtà dei concetti mentali che permettono all’uomo di conoscere e progredire per mezzo della scienza. Questo articolo permette di fare luce sulla celebre disputa sugli universali così come è stata affrontata nel XV secolo, sulla ricezione in periodo umanistico del pensiero di Sigieri di Brabante, di Tommaso d’Aquino, di Giovanni Duns Scoto, di Guglielmo di Ochkam e delle loro scuole e sul loro lascito alla riflessione logica rinascimentale anche in considerazione del fatto che Nicoletto Vernia è uno dei maggiori logici della seconda metà del XV secolo.
La disputa sugli universali nella Quaestio est an dentur universalia realia di Nicoletto Vernia
DE BELLIS, Ennio
2010-01-01
Abstract
Il presente articolo, prima della sua pubblicazione, è stato sottoposto al vaglio dei referees del comitato scientifico organizzatore del congresso e del comitato di edizione del volume collettaneo dal titolo “Pietro Pomponazzi. Tradizione e dissenso. Atti del Congresso internazionale di studi su Pietro Pomponazzi. Mantova 23-24 ottobre 2008)” che raggruppa esperti nazionali e internazionali della cultura e del pensiero rinascimentale. La questione della disputa degli universali, come è noto, è un argomento cardine della filosofia tardo-medievale e umanistico-rinascimentale. Tale argomento è molto studiato per quanto riguarda il periodo che va dall’XI al XIV secolo mentre sono quasi assenti gli studi sul ruolo della logica formale nel XV secolo e in particolare sulla questione cardine della realtà dei concetti mentali che permettono all’uomo di conoscere e progredire per mezzo della scienza. Questo articolo permette di fare luce sulla celebre disputa sugli universali così come è stata affrontata nel XV secolo, sulla ricezione in periodo umanistico del pensiero di Sigieri di Brabante, di Tommaso d’Aquino, di Giovanni Duns Scoto, di Guglielmo di Ochkam e delle loro scuole e sul loro lascito alla riflessione logica rinascimentale anche in considerazione del fatto che Nicoletto Vernia è uno dei maggiori logici della seconda metà del XV secolo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.