Collocato nell’attuale dibattito storiografico sul Mezzogiorno contemporaneo, di cui utilizza soprattutto gli apporti metodologici e concettuali relativi alla storia urbana e alla storia sociale, con particolare riferimento agli studi degli ultimi decenni sulle borghesie e sui ceti medi europei tra Ottocento e Novecento, il volume analizza i processi di mobilità e le dinamiche sociali che dall’Unità alla prima guerra mondiale si innescano in una piccola realtà provinciale del Mezzogiorno d’Italia come l’antica Terra d’Otranto. La ricerca si avvale principalmente di carte giudiziarie, oggetto di un crescente interesse presso gli storici contemporaneisti, utilizzando una ricca mole di processi di espropriazione forzata immobiliare e di fallimento, dichiarati dal Tribunale civile e penale di Lecce dal 1861 al 1914. Sulla base della normativa coeva, il lavoro privilegia le borghesie della proprietà, del commercio e dell’artigianato locali, delle quali ricostruisce i processi di ascesa-crisi, la complessità delle articolazioni interne, le scelte operate nel mercato immobiliare, le strategie imprenditoriali, gli stili di vita degli esercenti locali, ecc. Attraverso l’incrocio con altre carte, di natura soprattutto fiscale, si individuano reti di relazioni sociali e un universo variegato e osmotico di “classi medie”; un gruppo che, lontano da rigide definizioni sociologiche, opera in tutto l’arco di tempo considerato sul doppio crinale della campagna e della città, trovandovi la propria ricchezza e/o debolezza e alcuni tratti caratterizzanti: la rilevanza accordata al credito ipotecario, la dipendenza dal mercato e dalla congiuntura esterna e la tendenza ad intraprendere attività polivalenti. Il tutto si “intreccia” con rilevanti nodi storiografici, come l’incidenza della campagna sui ceti urbani; il lento ritmo della deruralizzazione; la dipendenza dal mercato internazionale; l’importanza del credito ipotecario e dell’indebitamento; il ruolo dei piccoli e medi artigiani e commercianti; le conseguenze della “grande depressione” di fine Ottocento.

Sulle tracce delle "classi medie". Espropri e fallimenti in Terra d'Otranto (1861-1914)

CAROPPO, Elisabetta
2008-01-01

Abstract

Collocato nell’attuale dibattito storiografico sul Mezzogiorno contemporaneo, di cui utilizza soprattutto gli apporti metodologici e concettuali relativi alla storia urbana e alla storia sociale, con particolare riferimento agli studi degli ultimi decenni sulle borghesie e sui ceti medi europei tra Ottocento e Novecento, il volume analizza i processi di mobilità e le dinamiche sociali che dall’Unità alla prima guerra mondiale si innescano in una piccola realtà provinciale del Mezzogiorno d’Italia come l’antica Terra d’Otranto. La ricerca si avvale principalmente di carte giudiziarie, oggetto di un crescente interesse presso gli storici contemporaneisti, utilizzando una ricca mole di processi di espropriazione forzata immobiliare e di fallimento, dichiarati dal Tribunale civile e penale di Lecce dal 1861 al 1914. Sulla base della normativa coeva, il lavoro privilegia le borghesie della proprietà, del commercio e dell’artigianato locali, delle quali ricostruisce i processi di ascesa-crisi, la complessità delle articolazioni interne, le scelte operate nel mercato immobiliare, le strategie imprenditoriali, gli stili di vita degli esercenti locali, ecc. Attraverso l’incrocio con altre carte, di natura soprattutto fiscale, si individuano reti di relazioni sociali e un universo variegato e osmotico di “classi medie”; un gruppo che, lontano da rigide definizioni sociologiche, opera in tutto l’arco di tempo considerato sul doppio crinale della campagna e della città, trovandovi la propria ricchezza e/o debolezza e alcuni tratti caratterizzanti: la rilevanza accordata al credito ipotecario, la dipendenza dal mercato e dalla congiuntura esterna e la tendenza ad intraprendere attività polivalenti. Il tutto si “intreccia” con rilevanti nodi storiografici, come l’incidenza della campagna sui ceti urbani; il lento ritmo della deruralizzazione; la dipendenza dal mercato internazionale; l’importanza del credito ipotecario e dell’indebitamento; il ruolo dei piccoli e medi artigiani e commercianti; le conseguenze della “grande depressione” di fine Ottocento.
2008
9788880867951
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