Nell'età della Restaurazione, la scelta del governo borbonico di conservare i codici, introdotti nel decennio francese (fatte salve le modifiche imposte dal nuovo corso), ha sottratto alle magistrature e all'avvocatura la gestione del processo. Manna ricostruisce la storia della giurisprudenza napoletana, all'interno di una prospettiva, che intendeva restituire all'ordine forense, la centralità politica e istituzionale (e non solo il decoro sociale), che gli 'competeva'.
Giovanni Manna e la storia del Foro Napoletano
VESCIO, NATALE
2011-01-01
Abstract
Nell'età della Restaurazione, la scelta del governo borbonico di conservare i codici, introdotti nel decennio francese (fatte salve le modifiche imposte dal nuovo corso), ha sottratto alle magistrature e all'avvocatura la gestione del processo. Manna ricostruisce la storia della giurisprudenza napoletana, all'interno di una prospettiva, che intendeva restituire all'ordine forense, la centralità politica e istituzionale (e non solo il decoro sociale), che gli 'competeva'.File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.