Il libro Tavole a colori di Donato Sciannimanico. Miscelando testo classico, interpretazioni critiche e sintesi artistiche, l'autore rilegge l'"Odissea" sulla scorta dei poeti greci del Novecento e di altri "testimoni" privilegiati reintitolandone "liricamente" i libri. Intrecciando fascinazioni figurative e avventure creative delle varie incarnazioni letterarie di Ulisse nel corso dei secoli, Ettore Catalano suggerisce percorsi e suggestioni che tracciano una mappa del viaggio intertestuale che conduce Ulisse dalle rive della Troade ai territori del mito. Una traccia particolare è data dal contributo artistico e figurativo di Donato Sciannimanico, al quale si devono le tavole che rileggono i libri del poema omerico e segnano un percorso interpretativo fascinoso in stretta collaborazione col percorso critico indicato dall'autore. L'uso del colore e la particolare tecnica compositiva di Sciannimanico risultano così essenziali per la costruzione complessiva del libro: un'intrecciata e insidiosa rete di ragno che induce trappole e incontri ravvicinati col tempo e con le sue cadenze, un gioco di riscontri intertestuali, ritmato dalle emozioni di un lettore contemporaneo (che rivendica l'azzardo inevitabile dell'interpretazione e della soggettività) e dalle soluzioni scelte da un artista che reinventa un suo rapporto col testo omerico. Forse la migliore testimonianza della inesauribile fertilità di quel grembo classico che l'insipienza della politica scolastica e universitaria contemporanea pensa di poter cancellare con un po' di inglese e un'alluvione informatica. Insomma, per dirla con Kavafis, una strada lunga e fertile in avventure e in esperienze, un andare per altre terre alla ricerca di ciò che solo l'arte e la letteratura possono dare: circolare con naturalezza in mezzo alla morte, come dice un altro poeta greco, Jannis Ritsos.
Per altre terre. Il viaggio di Ulisse
CATALANO, ETTORE
2011-01-01
Abstract
Il libro Tavole a colori di Donato Sciannimanico. Miscelando testo classico, interpretazioni critiche e sintesi artistiche, l'autore rilegge l'"Odissea" sulla scorta dei poeti greci del Novecento e di altri "testimoni" privilegiati reintitolandone "liricamente" i libri. Intrecciando fascinazioni figurative e avventure creative delle varie incarnazioni letterarie di Ulisse nel corso dei secoli, Ettore Catalano suggerisce percorsi e suggestioni che tracciano una mappa del viaggio intertestuale che conduce Ulisse dalle rive della Troade ai territori del mito. Una traccia particolare è data dal contributo artistico e figurativo di Donato Sciannimanico, al quale si devono le tavole che rileggono i libri del poema omerico e segnano un percorso interpretativo fascinoso in stretta collaborazione col percorso critico indicato dall'autore. L'uso del colore e la particolare tecnica compositiva di Sciannimanico risultano così essenziali per la costruzione complessiva del libro: un'intrecciata e insidiosa rete di ragno che induce trappole e incontri ravvicinati col tempo e con le sue cadenze, un gioco di riscontri intertestuali, ritmato dalle emozioni di un lettore contemporaneo (che rivendica l'azzardo inevitabile dell'interpretazione e della soggettività) e dalle soluzioni scelte da un artista che reinventa un suo rapporto col testo omerico. Forse la migliore testimonianza della inesauribile fertilità di quel grembo classico che l'insipienza della politica scolastica e universitaria contemporanea pensa di poter cancellare con un po' di inglese e un'alluvione informatica. Insomma, per dirla con Kavafis, una strada lunga e fertile in avventure e in esperienze, un andare per altre terre alla ricerca di ciò che solo l'arte e la letteratura possono dare: circolare con naturalezza in mezzo alla morte, come dice un altro poeta greco, Jannis Ritsos.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.