Nel Quadro Comune Europeo, come in modelli precedenti di competenza comunicativa (es. Canale & Swain: 1980; Canale: 1983; Bachman 1990, Bachman & Palmer: 1996), si sottolinea che il potenziamento della competenza lessicale e dell'accuratezza grammaticale non assicurano la possibilità di scambiare significati in reali contesti d’uso visto che il valore proposizionale, semantico in senso stretto, definisce solo in parte il contenuto e la forza espressiva di un enunciato. Secondo il testo del Consiglio d'Europa, in particolare, la competenza pragmatica e sociolinguistica esistono come entità distinte, di pari grado con la competenza linguistica (lessicale, semantica, grammaticale e fonologica), e sono, quindi, parte essenziale delle capacità dichiarative e procedurali di un apprendente. La teoria degli atti linguistici di Austin (1962; ed. it. 1987) elaborata successivamente da Searle (1969), accanto agli studi di pragmatica in una prospettiva cross-culturale (si veda soprattutto il progetto degli '80 Cross-Cultural Speech Act Realization Project- CCSARP e il Progetto PIXI sulla comunicazione in lingua inglese ed italiana negli incontri di servizio: Aston 1988), o relativi a specifiche lingue (ad es. Bazzanella 1994; Caffi 1999), se da un lato costituiscono un'indispensabile guida per costruire in classe attività per lo sviluppo della competenza d'uso di una lingua, dall'altro non sono sempre di facile accesso a quanti non hanno familiarità con la letteratura sull'argomento. Il divario, quindi, tra la ricerca e la didattica deve essere colmato e deve essere fatto in "a convenient form for the classroom" (Tatsuki & Houck 2010: 2). L'articolo fornisce un contributo in tal senso, In esso si delinea, il quadro teorico utile all'analisi di un dialogo conflittuale tra due parlanti nativi di italiano, vengono messi in luce i fenomeni di intensità del parlato che possono essere trasposti didatticamente in classi di italiano L1 ed L2.

Il litigio scortese: pratiche comunicative e didattica del parlato

LEONE, PAOLA
2011-01-01

Abstract

Nel Quadro Comune Europeo, come in modelli precedenti di competenza comunicativa (es. Canale & Swain: 1980; Canale: 1983; Bachman 1990, Bachman & Palmer: 1996), si sottolinea che il potenziamento della competenza lessicale e dell'accuratezza grammaticale non assicurano la possibilità di scambiare significati in reali contesti d’uso visto che il valore proposizionale, semantico in senso stretto, definisce solo in parte il contenuto e la forza espressiva di un enunciato. Secondo il testo del Consiglio d'Europa, in particolare, la competenza pragmatica e sociolinguistica esistono come entità distinte, di pari grado con la competenza linguistica (lessicale, semantica, grammaticale e fonologica), e sono, quindi, parte essenziale delle capacità dichiarative e procedurali di un apprendente. La teoria degli atti linguistici di Austin (1962; ed. it. 1987) elaborata successivamente da Searle (1969), accanto agli studi di pragmatica in una prospettiva cross-culturale (si veda soprattutto il progetto degli '80 Cross-Cultural Speech Act Realization Project- CCSARP e il Progetto PIXI sulla comunicazione in lingua inglese ed italiana negli incontri di servizio: Aston 1988), o relativi a specifiche lingue (ad es. Bazzanella 1994; Caffi 1999), se da un lato costituiscono un'indispensabile guida per costruire in classe attività per lo sviluppo della competenza d'uso di una lingua, dall'altro non sono sempre di facile accesso a quanti non hanno familiarità con la letteratura sull'argomento. Il divario, quindi, tra la ricerca e la didattica deve essere colmato e deve essere fatto in "a convenient form for the classroom" (Tatsuki & Houck 2010: 2). L'articolo fornisce un contributo in tal senso, In esso si delinea, il quadro teorico utile all'analisi di un dialogo conflittuale tra due parlanti nativi di italiano, vengono messi in luce i fenomeni di intensità del parlato che possono essere trasposti didatticamente in classi di italiano L1 ed L2.
2011
9788856841121
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11587/361825
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