La produzione musicale dei Pink Floyd degli anni Sessanta e Settanta viene indagata, alla luce di una ricca documentazione, come un capitolo della storia del teatro musicale, e in senso lato delle espressioni artistiche multimediali. Di ogni momento di tale produzione, e delle sue modalità espressive extramusicali - dai “light-show” al cinema attraverso varie forme della messa in scena -, vengono evidenziati i nessi con le correnti artistiche del Novecento che ne costituiscono le dirette ispirazioni, dal Bauhaus all’Espressionismo astratto alla Pop Art, anche per il tramite degli studi d’arte e di architettura compiuti dai musicisti del gruppo. Su un piano storico-culturale più ampio, le scelte estetiche e multimediali dell’ensemble inglese vengono anche proiettate su una tradizione britannica di ricerche nel campo del son et lumière che risale al XVIII secolo.
Let There Be More Light. Il teatro musicale dei Pink Floyd
SALVATORE, Gianfranco
2005-01-01
Abstract
La produzione musicale dei Pink Floyd degli anni Sessanta e Settanta viene indagata, alla luce di una ricca documentazione, come un capitolo della storia del teatro musicale, e in senso lato delle espressioni artistiche multimediali. Di ogni momento di tale produzione, e delle sue modalità espressive extramusicali - dai “light-show” al cinema attraverso varie forme della messa in scena -, vengono evidenziati i nessi con le correnti artistiche del Novecento che ne costituiscono le dirette ispirazioni, dal Bauhaus all’Espressionismo astratto alla Pop Art, anche per il tramite degli studi d’arte e di architettura compiuti dai musicisti del gruppo. Su un piano storico-culturale più ampio, le scelte estetiche e multimediali dell’ensemble inglese vengono anche proiettate su una tradizione britannica di ricerche nel campo del son et lumière che risale al XVIII secolo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
