Il dibattito sulla class action come strumento aggregante di tutela legale è di estrema attualità. In gran parte dei paesi europei , e recentemente anche in Italia, si è incominciato da qualche tempo a considerarne la possibile introduzione e sono emersi conseguenti problemi di armonizzazione all’interno dei sistemi giuridici nei differenti paesi di civil law . Per quanto riguarda l’esperienza nazionale, la class action, come azione collettiva risarcitoria a tutela dei consumatori, è stata recentemente istituita in Italia con la finanziaria 2008, che ha previsto l’introduzione di un nuovo articolo (140 bis) nel Codice del Consumo ; l’entrata in vigore era prevista per il 29 giugno di quest’anno, ma il 18 giugno il Consiglio del Ministri l’ha rinviata al primo gennaio 2009. In questo lavoro non si tratterà specificatamente delle caratteristiche della class action, così come è stata proposta nel nostro paese, e delle eventuali modifiche che sono emerse dal recente dibattito. Ma si cercherà di dare un contributo alla discussione che riguarda l’introduzione della class action in Italia dal punto di vista teorico, cercando di capire attraverso una particolare metodologia quale possa essere il suo ruolo nel nostro ordinamento, con specifico riferimento ai mercati finanziari. La metodologia che verrà utilizzata è quella dell’analisi economica del diritto, cioè della law and economics . Tale metodologia è a volte criticata dai giuristi, dagli operatori del diritto, che mostrano di frequente un atteggiamento critico . Con tale lavoro si intende anche superare questo scetticismo e dimostrare la valenza pratica dell’analisi economica del diritto nel fornire una visione differente dei problemi che risulta necessaria per poter giudicare, anche dal punto di vista economico, le conseguenze dell’introduzione di strumenti legali. Nel prossimo capitolo verranno dunque esaminate le caratteristiche dello strumento della class action ed, in particolare, le differenze che sussistono tra il modello adottato negli Stati Uniti e quello contenuto nella proposta della scorsa legislatura. Nel terzo paragrafo, attraverso l’utilizzo della metodologia dell’analisi economica del diritto, si indagheranno le conseguenze in termini di efficienza dell’introduzione di questo strumento nell’ordinamento italiano. Infine, verranno presentate alcune considerazioni conclusive sul ruolo della class action all’interno delle politiche che vengono predisposte per tutelare i risparmiatori.

Tutela del risparmiatore: strumenti di regolazione e class action

PORRINI, Donatella
2010-01-01

Abstract

Il dibattito sulla class action come strumento aggregante di tutela legale è di estrema attualità. In gran parte dei paesi europei , e recentemente anche in Italia, si è incominciato da qualche tempo a considerarne la possibile introduzione e sono emersi conseguenti problemi di armonizzazione all’interno dei sistemi giuridici nei differenti paesi di civil law . Per quanto riguarda l’esperienza nazionale, la class action, come azione collettiva risarcitoria a tutela dei consumatori, è stata recentemente istituita in Italia con la finanziaria 2008, che ha previsto l’introduzione di un nuovo articolo (140 bis) nel Codice del Consumo ; l’entrata in vigore era prevista per il 29 giugno di quest’anno, ma il 18 giugno il Consiglio del Ministri l’ha rinviata al primo gennaio 2009. In questo lavoro non si tratterà specificatamente delle caratteristiche della class action, così come è stata proposta nel nostro paese, e delle eventuali modifiche che sono emerse dal recente dibattito. Ma si cercherà di dare un contributo alla discussione che riguarda l’introduzione della class action in Italia dal punto di vista teorico, cercando di capire attraverso una particolare metodologia quale possa essere il suo ruolo nel nostro ordinamento, con specifico riferimento ai mercati finanziari. La metodologia che verrà utilizzata è quella dell’analisi economica del diritto, cioè della law and economics . Tale metodologia è a volte criticata dai giuristi, dagli operatori del diritto, che mostrano di frequente un atteggiamento critico . Con tale lavoro si intende anche superare questo scetticismo e dimostrare la valenza pratica dell’analisi economica del diritto nel fornire una visione differente dei problemi che risulta necessaria per poter giudicare, anche dal punto di vista economico, le conseguenze dell’introduzione di strumenti legali. Nel prossimo capitolo verranno dunque esaminate le caratteristiche dello strumento della class action ed, in particolare, le differenze che sussistono tra il modello adottato negli Stati Uniti e quello contenuto nella proposta della scorsa legislatura. Nel terzo paragrafo, attraverso l’utilizzo della metodologia dell’analisi economica del diritto, si indagheranno le conseguenze in termini di efficienza dell’introduzione di questo strumento nell’ordinamento italiano. Infine, verranno presentate alcune considerazioni conclusive sul ruolo della class action all’interno delle politiche che vengono predisposte per tutelare i risparmiatori.
2010
9788849519174
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