Diversi studi anche recenti hanno agevolato una diffusa presa d’atto delle modifiche normative che hanno interessato il terreno delle patologie negoziali. Tuttavia, il ravvicinamento del regime giuridico della nullità e dell’annullabilità rompe gli schemi delle tradizionali classificazioni e impone uno sforzo ricostruttivo che ad oggi attende di essere portato a compimento. Non è chiaro, in particolare, se la diffusione a macchia d’olio delle nullità di protezione possa erodere spazi tradizionalmente riservati all’annullabilità, specialmente quando nelle contrattazioni di massa l’omissione di informazioni o l’adozione di pratiche commerciali scorrette riverberino i propri effetti su singoli assetti contrattuali. Non è procrastinabile, più ampiamente, la promozione di un coordinamento sistematico fra vecchie e nuove previsioni in tema di invalidità, onde soprattutto verificare se non sia il caso di andare oltre l’atteggiamento, abbastanza diffuso, a riconoscere immutato rilievo alle tradizionali categorie della annullabilità e della nullità di diritto comune, semplicemente affiancando ad esse una terza, costituita dalla nullità di protezione. Sembra certamente opportuno esplorare l’alternativa, sperimentata in esperienze di altri Paesi, di liberarsi dagli steccati creati dalle concettualizzazioni classiche e ripensare la disciplina dell’invalidità attorno a modelli funzionali rinnovati e più flessibili, adeguando a questa prospettiva anche la rilettura di singole figure di nullità o di annullabilità contemplate nel codice civile.

Invalidità contrattuali e diritto comunitario (titolo della ricerca condotta nell'unità periferica costituita presso il Dipartimento di studi giuridici dell'Università del Salento. Il progetto si aggancia alla ricerca PRIN 2008 dal titolo "Riconcettualizzazione del diritto dei contratti e interpretazione adeguatrice al diritto comunitario", di cui è responsabile nazionale il prof. Pietro Perlingieri, Università del Sannio di Benevento). La ricerca - indicata nella cronologia con l'anno 2008 con riferimento alla data del bando PRIN, ha preso avvio il 22 marzo 2010 e terminerà il 22 marzo 2012.

POLIDORI, STEFANO
2008-01-01

Abstract

Diversi studi anche recenti hanno agevolato una diffusa presa d’atto delle modifiche normative che hanno interessato il terreno delle patologie negoziali. Tuttavia, il ravvicinamento del regime giuridico della nullità e dell’annullabilità rompe gli schemi delle tradizionali classificazioni e impone uno sforzo ricostruttivo che ad oggi attende di essere portato a compimento. Non è chiaro, in particolare, se la diffusione a macchia d’olio delle nullità di protezione possa erodere spazi tradizionalmente riservati all’annullabilità, specialmente quando nelle contrattazioni di massa l’omissione di informazioni o l’adozione di pratiche commerciali scorrette riverberino i propri effetti su singoli assetti contrattuali. Non è procrastinabile, più ampiamente, la promozione di un coordinamento sistematico fra vecchie e nuove previsioni in tema di invalidità, onde soprattutto verificare se non sia il caso di andare oltre l’atteggiamento, abbastanza diffuso, a riconoscere immutato rilievo alle tradizionali categorie della annullabilità e della nullità di diritto comune, semplicemente affiancando ad esse una terza, costituita dalla nullità di protezione. Sembra certamente opportuno esplorare l’alternativa, sperimentata in esperienze di altri Paesi, di liberarsi dagli steccati creati dalle concettualizzazioni classiche e ripensare la disciplina dell’invalidità attorno a modelli funzionali rinnovati e più flessibili, adeguando a questa prospettiva anche la rilettura di singole figure di nullità o di annullabilità contemplate nel codice civile.
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