Lo sviluppo della competenza a trattare con la propria e altrui soggettività – che implica la capacità di distinguere tra il proprio mondo psicologico e quello altrui, e che individuiamo come competenza fondamentale dello psicologo clinico – non può essere rimandato al là e allora dell’esperienza professionale. Lo stesso setting formativo va concepito come contesto in cui esercitare la capacità di elaborare il ruolo costruttivo e al contempo vincolante della soggettività nel processo conoscitivo e nella costruzione dell’esperienza. Detto in altri termini, la costruzione socio-simbolica dell'immagine professionale non si esaurisce – dunque non può essere perseguita – sul piano funzionale e cognitivo, attraverso la conoscenza dei suoi oggetti e dei suoi parametri di funzionamento, ma richiede specifici setting formativi volti a governare i modelli di fruizione e conoscenza degli attori in formazione. Possiamo così esplicitare l’idea che il gruppo esperienziale sia il dispositivo per eccellenza della formazione clinica alla clinica, dove non si procede nonostante, ma a partire da e attraverso i codici culturali, simbolici, emozionali che i partecipanti propongono; codici che il setting dovrà consentire di visualizzare, pensare, elaborare.
Il gruppo come spazio privilegiato della formazione clinica alla clinica.
VENULEO, Claudia
2010-01-01
Abstract
Lo sviluppo della competenza a trattare con la propria e altrui soggettività – che implica la capacità di distinguere tra il proprio mondo psicologico e quello altrui, e che individuiamo come competenza fondamentale dello psicologo clinico – non può essere rimandato al là e allora dell’esperienza professionale. Lo stesso setting formativo va concepito come contesto in cui esercitare la capacità di elaborare il ruolo costruttivo e al contempo vincolante della soggettività nel processo conoscitivo e nella costruzione dell’esperienza. Detto in altri termini, la costruzione socio-simbolica dell'immagine professionale non si esaurisce – dunque non può essere perseguita – sul piano funzionale e cognitivo, attraverso la conoscenza dei suoi oggetti e dei suoi parametri di funzionamento, ma richiede specifici setting formativi volti a governare i modelli di fruizione e conoscenza degli attori in formazione. Possiamo così esplicitare l’idea che il gruppo esperienziale sia il dispositivo per eccellenza della formazione clinica alla clinica, dove non si procede nonostante, ma a partire da e attraverso i codici culturali, simbolici, emozionali che i partecipanti propongono; codici che il setting dovrà consentire di visualizzare, pensare, elaborare.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.