Il Progetto di Ricerca si inserisce nel quadro delle attività della Missione Archeologica Italiana a Hierapolis (MAIER) che opera in questa importante città ellenistico-romana dell’Anatolia dal 1957 nell’ambito dell’accordo di cooperazione culturale tra Italia e Turchia. La Missione è composta da rappresentanti di diverse sedi universitarie italiane (Lecce, Milano, Venezia, Torino, Messina, Napoli) con cui collaborano tecnici e studiosi delle Università e Istituzioni turche. Nel 2007 si compirà il cinquantesimo anniversario delle attività della MAIER, un traguardo importante di un impegno mai interrotto che ha reso il sito di Hierapolis uno dei più visitati in Turchia, con oltre un milione di visitatori ogni anno, riconosciuto come patrimonio dell’Umanità (lista UNESCO n° 485). In questo lungo periodo di attività sono stati indagati straordinari complessi monumentali come la Necropoli Nord, la Via di Frontino, l’Agorà commerciale, il Ninfeo dei Tritoni, il Santuario di Apollo, il Martyrion di San Filippo, il Teatro, ecc., ed approfondite tematiche storico-archeologiche indispensabili alla conoscenza del sito. Il presente progetto di ricerca si sviluppa su più livelli, proponendo un avanzamento della ricerca archeologica che sia strettamente legata alla conservazione e valorizzazione delle testimonianze, alla fruizione responsabile del patrimonio monumentale, come alla diffusione delle conoscenze tramite il ricorso a nuove tecnologie e ad apparati multimediali. Ci si propone dunque di proseguire l’indagine archeologica in alcune delle aree già interessate dalla ricerca (Ninfeo dei Tritoni, Necropoli Nord presso la Porta di Frontino, Case bizantine dell’insula 104 Regio VIII, Santuario di Apollo) e procedere nello studio del territorio di Hierapolis tramite ricognizioni topografiche sistematiche. Le attività di scavo saranno inoltre costantemente affiancate e seguite da operazioni di consolidamento e di restauro per garantire la salvaguardia dei monumenti stessi e la sicurezza dei visitatori. In particolare si prevedono interventi di anastilosi e ricomposizione di alcuni grandi complessi come il Ninfeo dei Tritoni e la frontescena del teatro. La posizione del sito antico su una faglia attiva ha provocato crolli spettacolari dei principali monumenti che ora costituiscono uno dei tratti peculiari del paesaggio urbano e saranno oggetto di un percorso archeosismologico. Particolare attenzione sarà rivolta agli oggetti mobili rinvenuti durante le ricerche; in particolare saranno effettuate analisi paleobotaniche sui resti organici provenienti dall’area del santuario di Apollo ed analisi chimiche e fisiche finalizzate alla datazione e provenienza dei materiali ceramici presso i Laboratori CEDAD (Centro di Datazione e Diagnostica del Dipartimento di Ingegneria dell’Innovazione) di Lecce e l’Istituto di ricerca INFN (Fisica nucleare) di Padova. Il progetto prevede inoltre lo studio della documentazione epigrafica e in particolare delle attestazioni riferibili ai santuari urbani ed extraurbani ed alle attività economiche soprattutto quelle relative alle tecniche di sfruttamento dell’energia idrica.

Hierapolis di Frigia. Metodologie integrate per la conoscenza e valorizzazione di una città dell'Anatolia antica

D'ANDRIA, Francesco
2006-01-01

Abstract

Il Progetto di Ricerca si inserisce nel quadro delle attività della Missione Archeologica Italiana a Hierapolis (MAIER) che opera in questa importante città ellenistico-romana dell’Anatolia dal 1957 nell’ambito dell’accordo di cooperazione culturale tra Italia e Turchia. La Missione è composta da rappresentanti di diverse sedi universitarie italiane (Lecce, Milano, Venezia, Torino, Messina, Napoli) con cui collaborano tecnici e studiosi delle Università e Istituzioni turche. Nel 2007 si compirà il cinquantesimo anniversario delle attività della MAIER, un traguardo importante di un impegno mai interrotto che ha reso il sito di Hierapolis uno dei più visitati in Turchia, con oltre un milione di visitatori ogni anno, riconosciuto come patrimonio dell’Umanità (lista UNESCO n° 485). In questo lungo periodo di attività sono stati indagati straordinari complessi monumentali come la Necropoli Nord, la Via di Frontino, l’Agorà commerciale, il Ninfeo dei Tritoni, il Santuario di Apollo, il Martyrion di San Filippo, il Teatro, ecc., ed approfondite tematiche storico-archeologiche indispensabili alla conoscenza del sito. Il presente progetto di ricerca si sviluppa su più livelli, proponendo un avanzamento della ricerca archeologica che sia strettamente legata alla conservazione e valorizzazione delle testimonianze, alla fruizione responsabile del patrimonio monumentale, come alla diffusione delle conoscenze tramite il ricorso a nuove tecnologie e ad apparati multimediali. Ci si propone dunque di proseguire l’indagine archeologica in alcune delle aree già interessate dalla ricerca (Ninfeo dei Tritoni, Necropoli Nord presso la Porta di Frontino, Case bizantine dell’insula 104 Regio VIII, Santuario di Apollo) e procedere nello studio del territorio di Hierapolis tramite ricognizioni topografiche sistematiche. Le attività di scavo saranno inoltre costantemente affiancate e seguite da operazioni di consolidamento e di restauro per garantire la salvaguardia dei monumenti stessi e la sicurezza dei visitatori. In particolare si prevedono interventi di anastilosi e ricomposizione di alcuni grandi complessi come il Ninfeo dei Tritoni e la frontescena del teatro. La posizione del sito antico su una faglia attiva ha provocato crolli spettacolari dei principali monumenti che ora costituiscono uno dei tratti peculiari del paesaggio urbano e saranno oggetto di un percorso archeosismologico. Particolare attenzione sarà rivolta agli oggetti mobili rinvenuti durante le ricerche; in particolare saranno effettuate analisi paleobotaniche sui resti organici provenienti dall’area del santuario di Apollo ed analisi chimiche e fisiche finalizzate alla datazione e provenienza dei materiali ceramici presso i Laboratori CEDAD (Centro di Datazione e Diagnostica del Dipartimento di Ingegneria dell’Innovazione) di Lecce e l’Istituto di ricerca INFN (Fisica nucleare) di Padova. Il progetto prevede inoltre lo studio della documentazione epigrafica e in particolare delle attestazioni riferibili ai santuari urbani ed extraurbani ed alle attività economiche soprattutto quelle relative alle tecniche di sfruttamento dell’energia idrica.
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