Nell'anno 2005 si è approfondita l’indagine sull’area di Fondo Casino. Sono state approfondite due aree di scavo: quella della Strada Est e la zona centrale dell’area archeologica dove bisognava chiarire la presenza di uno o più edifici. Al di sotto della massicciata di pietre relativa al rifacimento della strada nella sua ultima fase di utilizzo sono stati messe in luce altre fasi di pavimentazione che permettono di ricostruire così la vita della struttura. I fase: La strada viene tagliata nel banco roccioso. Un percorso corre verso Nord mentre un secondo piega verso Ovest ed entra nella zona dell’abitato, con un andamento curvilineo. Questa seconda strada possiede al centro un grande canale, sempre tagliato nel banco roccioso, coperto da grandi lastre di calcare ricavate dal taglio del banco roccioso stesso. La costruzione della strada è databile alla metà del VI secolo a.C. II fase: Il canale viene obliterato e viene realizzato un nuovo battuto stradale omogeneo con frr. di calcare, di ceramica e di tegole immersi in uno strato di tufina molto compressa. Sul percorso che va verso Nord viene realizzato un battuto dello stesso genere che riempie le tracce lasciate dalle ruote dei carri sul banco roccioso, diventate molto profonde. III fase: La strada curvilinea riceve un restauro della pavimentazione. Sul bordo esterno occidentale viene realizzato un muretto a secco che costeggia il percorso. Sulla strada che prosegue verso Nord viene realizzata una massicciata di pietre che diventa il nuovo piano stradale. Nel primo quarto del V secolo a.C., contemporaneamente all’abbandono di tutta l’area della città, la strada va in disuso e il crollo del muro di bordo strada copre il selciato. Nell’area centrale dello scavo si è cercato di chiarificare la presenza di uno o più edifici, problema posto dalla cattiva conservazione delle strutture murarie. Il problema non è stato del tutto risolto ma è possibile ipotizzare la presenza di almeno tre edifici che si affacciano su di un’area aperta centrale, di cui è stata messa in luce la pavimentazione realizzata con un battuto di tufina che ingloba blocchetti di calcare di piccole e medie dimensioni. Numerosi sono i crolli di coperture rinvenuti che denotano la presenza di tetti di tegole sugli ambienti e di tettoie nelle aree aperte.

Cavallino (LE). Campagna di scavo 2005.

D'ANDRIA, Francesco
2005-01-01

Abstract

Nell'anno 2005 si è approfondita l’indagine sull’area di Fondo Casino. Sono state approfondite due aree di scavo: quella della Strada Est e la zona centrale dell’area archeologica dove bisognava chiarire la presenza di uno o più edifici. Al di sotto della massicciata di pietre relativa al rifacimento della strada nella sua ultima fase di utilizzo sono stati messe in luce altre fasi di pavimentazione che permettono di ricostruire così la vita della struttura. I fase: La strada viene tagliata nel banco roccioso. Un percorso corre verso Nord mentre un secondo piega verso Ovest ed entra nella zona dell’abitato, con un andamento curvilineo. Questa seconda strada possiede al centro un grande canale, sempre tagliato nel banco roccioso, coperto da grandi lastre di calcare ricavate dal taglio del banco roccioso stesso. La costruzione della strada è databile alla metà del VI secolo a.C. II fase: Il canale viene obliterato e viene realizzato un nuovo battuto stradale omogeneo con frr. di calcare, di ceramica e di tegole immersi in uno strato di tufina molto compressa. Sul percorso che va verso Nord viene realizzato un battuto dello stesso genere che riempie le tracce lasciate dalle ruote dei carri sul banco roccioso, diventate molto profonde. III fase: La strada curvilinea riceve un restauro della pavimentazione. Sul bordo esterno occidentale viene realizzato un muretto a secco che costeggia il percorso. Sulla strada che prosegue verso Nord viene realizzata una massicciata di pietre che diventa il nuovo piano stradale. Nel primo quarto del V secolo a.C., contemporaneamente all’abbandono di tutta l’area della città, la strada va in disuso e il crollo del muro di bordo strada copre il selciato. Nell’area centrale dello scavo si è cercato di chiarificare la presenza di uno o più edifici, problema posto dalla cattiva conservazione delle strutture murarie. Il problema non è stato del tutto risolto ma è possibile ipotizzare la presenza di almeno tre edifici che si affacciano su di un’area aperta centrale, di cui è stata messa in luce la pavimentazione realizzata con un battuto di tufina che ingloba blocchetti di calcare di piccole e medie dimensioni. Numerosi sono i crolli di coperture rinvenuti che denotano la presenza di tetti di tegole sugli ambienti e di tettoie nelle aree aperte.
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11587/333250
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact