Questo è il secondo volume di una Storia della filosofia, che si presenta, intenzionalmente, in maniera diversa dalle solite storie della filosofia. Oltre alla canonica esposizione del pensiero dei vari filosofi, che si sono succeduti nel tempo - esposizione, per altro, fatta all'insegna della semplicità e della chiarezza, congiuntamente ad una particolare attenzione ai testi - si dà spazio sia agli ambienti (politici, sociali, culturali, scientifici), in cui i filosofi hanno pensato il loro tempo e le "cose" del loro tempo, sia, e accentuatamente, alla discussione dei vari problemi filosofici, ora tenendo conto del momento in cui essi si sono particolarmente imposti all'attenzione dei filosofi, ora tenendo conto del fatto che un filosofo "maggiore" lo abbia messo al centro della sua speculazione. La discussione del problema, però, lungi dall'appiattirsi su di una sua articolazione "storica" o diacronica, superflua per essere già ospitata in una "storia" del pensiero, si propone di presentare volta a volta, e sincronicamente, una visione organica della realtà (una "weltanschauung"), ma secondo la logica di un sistema aperto, "in fieri"; una visione che è imperniata sulla metafisica aristotelico-tomistica e, in particolare, su di un concetto di metafisica che abbia per oggetto "l'ente in quanto ente" (o l'attualmente esistente e non già "l'essere in quanto essere") e su di un concetto di intelletto (dell'uomo) finito, che prende criticamente e realmente coscienza dei propri limiti ontologici e della propria dipendenza dall'essere sia in ogni suo atto speculativo sia in ogni suo atto fondativo della morale, per sua stessa natura inscindibilmente autonoma ed eteronoma insieme.
Ambienti, filosofi e problemi
FIORENTINO, Fernando
1993-01-01
Abstract
Questo è il secondo volume di una Storia della filosofia, che si presenta, intenzionalmente, in maniera diversa dalle solite storie della filosofia. Oltre alla canonica esposizione del pensiero dei vari filosofi, che si sono succeduti nel tempo - esposizione, per altro, fatta all'insegna della semplicità e della chiarezza, congiuntamente ad una particolare attenzione ai testi - si dà spazio sia agli ambienti (politici, sociali, culturali, scientifici), in cui i filosofi hanno pensato il loro tempo e le "cose" del loro tempo, sia, e accentuatamente, alla discussione dei vari problemi filosofici, ora tenendo conto del momento in cui essi si sono particolarmente imposti all'attenzione dei filosofi, ora tenendo conto del fatto che un filosofo "maggiore" lo abbia messo al centro della sua speculazione. La discussione del problema, però, lungi dall'appiattirsi su di una sua articolazione "storica" o diacronica, superflua per essere già ospitata in una "storia" del pensiero, si propone di presentare volta a volta, e sincronicamente, una visione organica della realtà (una "weltanschauung"), ma secondo la logica di un sistema aperto, "in fieri"; una visione che è imperniata sulla metafisica aristotelico-tomistica e, in particolare, su di un concetto di metafisica che abbia per oggetto "l'ente in quanto ente" (o l'attualmente esistente e non già "l'essere in quanto essere") e su di un concetto di intelletto (dell'uomo) finito, che prende criticamente e realmente coscienza dei propri limiti ontologici e della propria dipendenza dall'essere sia in ogni suo atto speculativo sia in ogni suo atto fondativo della morale, per sua stessa natura inscindibilmente autonoma ed eteronoma insieme.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.