PROGRAMMA ESECUTIVO DI COLLABORAZIONE SCIENTIFICA E TECNOLOGICA TRA ITALIA E COMUNITA' FRANCESE DEL BELGIO PER IL PERIODO 2007-2008. Il progetto di cooperazione tra le due unità parte dalle competenze hardware, elaborazione numerica dei segnali per la parte italiana nonché sensori magnetici per quella belga. L’obiettivo maggiore è quello di migliorare sensibilmente il metodo della risposta in frequenza sviluppando modelli di sensori a basso costo ma nel contempo efficienti che possano essere utilizzati nelle applicazioni più disparate senza dover interrompere il flusso come l’irrigazione dei campi in agricoltura, controllo delle reti idriche e fognarie, monitoraggio degli scambiatori di calore industriali. L’obiettivo di cui sopra è raggiungibile attraverso contributi di ogni singola unità. Parte belga: sviluppo dei modelli nuovi di sensori e trasduttori magnetici in grado di lavorare anche in condizioni di isocinetismo. Tale condizione tende annullare tutte le variazioni di frequenze all’interno della condotta. Ciò è molto importante quando si è fuori città ovvero condotte senza gomiti o serpentine. Un trasduttore sensibile farà capire subito la condizione di guasto e non un’ipotesi di modifica della configurazione delle utenze finali. Parte italiana: miglioramento dei sistemi di interfacciamento trasduttore ed elettronica di controllo. Si potranno utilizzare microcontrollori a basso costo di tipo PIC anziché unità elettroniche di difficile gestione in caso di guasto. Saranno applicate per la prima volta tecniche di elaborazione numerica mutuate dalla risonanza magnetica come l’FDM (Filter Diagonalization Method), la Trasformata inversa di Laplace, l’Entropia massima e il Matrix pencil approach.

Sviluppo di un nuovo sistema di rilevamento delle perdite nelle reti idriche

LAY EKUAKILLE, Aime;
2007-01-01

Abstract

PROGRAMMA ESECUTIVO DI COLLABORAZIONE SCIENTIFICA E TECNOLOGICA TRA ITALIA E COMUNITA' FRANCESE DEL BELGIO PER IL PERIODO 2007-2008. Il progetto di cooperazione tra le due unità parte dalle competenze hardware, elaborazione numerica dei segnali per la parte italiana nonché sensori magnetici per quella belga. L’obiettivo maggiore è quello di migliorare sensibilmente il metodo della risposta in frequenza sviluppando modelli di sensori a basso costo ma nel contempo efficienti che possano essere utilizzati nelle applicazioni più disparate senza dover interrompere il flusso come l’irrigazione dei campi in agricoltura, controllo delle reti idriche e fognarie, monitoraggio degli scambiatori di calore industriali. L’obiettivo di cui sopra è raggiungibile attraverso contributi di ogni singola unità. Parte belga: sviluppo dei modelli nuovi di sensori e trasduttori magnetici in grado di lavorare anche in condizioni di isocinetismo. Tale condizione tende annullare tutte le variazioni di frequenze all’interno della condotta. Ciò è molto importante quando si è fuori città ovvero condotte senza gomiti o serpentine. Un trasduttore sensibile farà capire subito la condizione di guasto e non un’ipotesi di modifica della configurazione delle utenze finali. Parte italiana: miglioramento dei sistemi di interfacciamento trasduttore ed elettronica di controllo. Si potranno utilizzare microcontrollori a basso costo di tipo PIC anziché unità elettroniche di difficile gestione in caso di guasto. Saranno applicate per la prima volta tecniche di elaborazione numerica mutuate dalla risonanza magnetica come l’FDM (Filter Diagonalization Method), la Trasformata inversa di Laplace, l’Entropia massima e il Matrix pencil approach.
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