Partecipazione Bando Firb 2008 - Programma Futuro in ricerca" Protocollo progetto inviato per la partecipazione al bando: RBFR0808AT Il presente progetto intende validare da un punto di vista teorico e metodologico un Modello Psicologico (MPsi) di sviluppo della qualità universitaria, di matrice socio costruttivista (Gergen, 1999; Harrè, Gillet, 1994; Salvatore, Valsiner, 2006; Montesarchio, Venuleo, 2003), sul quale da alcuni anni converge il lavoro teorico ed empirico dei comitati tecnici scientifici delle tre unità di ricerca (Venza, 2008). Tale modello può essere articolato in quattro componenti fondamentali: ° Una teoria generale dei fenomeni oggetto dell'intervento, ovvero della natura dei fattori facilitanti o depotenzianti l'efficacia dell'azione formativa, concepita come un processo intersoggettivo di sense making (Valsiner, 2007; Salvatore et al. 2008). In questa prospettiva, la qualità è funzione dei modelli di rappresentazione del contesto universitario (obiettivi, profilo professionale perseguito, scopi della verifica …) che da un lato sostengono la progettazione e l'offerta formativa, dall'altra orientano la fruizione da parte degli studenti; ° Una teoria e un metodo di analisi della domanda formativa dell'utenza studentesca, riconosciuta al contempo come un organizzatore e un prodotto dell'esperienza (Carli, 1993), da assumere come oggetto e scopo di un modello di sviluppo della qualità; ° Una teoria e un metodo della costruzione del setting dell'intervento, che investe sulla creazione di dispositivi che consentano il riconoscimento dei modelli di identità e di ruolo degli studenti, e lo sviluppo dei loro schemi di conoscenza. ° Una teoria e un metodo di verifica dell'intervento, che non si limiti all'analisi degli esiti raggiunti da singole azioni formative, ma sia in grado di produrre un giudizio di tipo strategico sull'utilità/appropriatezza e il senso che l'intervento ha (avuto) per il fruitore. In riferimento ai punti esplicitati, il progetto persegue due obiettivi interconnessi: A. la validazione e lo sviluppo teorico del modello; 1 B. la sua validazione e sviluppo metodologico, in una chiave che sia, al contempo, locale (contestualizzata al tipo di Corso di laurea e di contesto) e strategica (calibrata sulle domande espresse da specifiche utenze). A. Sul primo punto: - è obiettivo specifico dell'Unità di Milano, l'analisi delle determinanti, ovvero dei fattori formativi di successo e dei fattori critici che intervengono nella fruizione del processo formativo. Si intende in particolare sviluppare e validare l'ipotesi teorica che siano i modelli socio-simbolici espressi degli studenti a mediare il rapporto con l'istituzione universitaria, il tipo di committenza espresso, l'utilizzo che si fa dei servizi da essa offerti. - è obiettivo specifico dell'Unità di Salerno, l'analisi del rapporto tra culture di ruolo e contesto. Si intende in particolare supportare l'ipotesi teorica che il contesto formativo universitario da un lato sia regolato, dall'altro solleciti negli attori dimensioni simboliche condivise (seppure differenziate a livello di contenuti rappresentazionali) che permettono una comune modalità di fare esperienza di tale contesto. B. Sul secondo punto: - è obiettivo specifico dell'Unità di Lecce, la definizione, modelizzazione e verifica di dispositivi formativi di tipo integrativo (DFI) volti allo sviluppo dei sistemi di conoscenza e di fruizione dell'esperienza universitaria espressi dagli studenti, anche alla luce dei criteri suggeriti dai risultati intermedi prodotti dalle altre unità sulle culture studenti e docenti afferenti ai CDL coinvolti da Lecce. In linea con la letteratura psicosociale, il progetto assume una logica di analisi bottom-up (Butera, 1984; Ham, Hill, 1984) e culturalista (Zucchermaglio, 2002) che riconosce nella logica del case study una chiave di accesso per certi versi obbligata (anche se evidentemente non esaustiva) alla analisi del rapporto tra modelli simbolici ed efficacia formativa (Bergquist, 1992), non deducibili esclusivamente dall'interno della teoria psicologica, in quanto connessi alle forme storiche e simboliche attive entro i contesti. La generalizzabilità dei risultati in questa ottica non va ricercata nella rappresentatività statistica del campione indagato, quanto nella capacità dei modelli elaborati di prestarsi come strumenti ermeneutici di costruzione di ipotesi sul rapporto che lega reciprocamente e dinamicamente pratiche, attività, modelli di ruolo. Nell'ottica tuttavia di consentire una complessiva validazione del modello, le tre unità lavoreranno in parallelo insistendo - con obiettivi specifici differenti - su corsi di laurea condivisi. La collaborazione tra i gruppi di ricerca coinvolti consentirà di perseguire ciascuno degli obiettivi assegnati alle tre unità entro diversi Corsi di Laurea triennali e biennali (di area pedagogica e psicologica), e realtà locali universitarie (Lecce, Milano, Salerno, Palermo e Torino), e di esplorare elementi di comunanza e/o di specificità connessi ai diversi progetti formativi e professionali. Sul piano metodologico, le tre unità condividono una metodologia articolata che integra strumenti (resoconti a tema, questionari, interviste, differenziali semantici …) ampiamente utilizzati nella ricerca di tipo psicosociale (Carli, 2001; Montesarchio et al., 2003; Mannarini et al. 2005, Freda, 2004) e analisi di tipo multimensionale volte a connettere i contenuti rappresentazionali proposti dalla popolazione indagata, con il piano simbolico dove si delinea la matrice generativa del piano semantico (Salvatore, Venuleo, 2006). Le tre unità procederanno parallelamente all'organizzazione di archivi elettronici di monitoraggio della carriera formativa, per valutare il rapporto tra profili di carriera degli studenti con le variabili di tipo simbolico indagate, e per elaborare criteri di intervento. Sarà specifico strumento e prodotto del progetto la costruzione di un software per sostenere il governo e la patrimonializzazione informatica di differenti tipologie di dati, denominato University Quality Management (UQM). Fondato su un sistema di generalizzazione delle procedure più che del dato rilevato, esso intende facilitare la trasferibilità del Modello Psicologico di qualità oggetto di validazione ad altri corsi di laurea o agenzie educative, scolastiche, formative del territorio.

Validazione di un Modello Psicologico (MPsi) di Sviluppo della Qualita' Universitaria***Validation of a Psychological Model (MPsi) for improvement of university quality

VENULEO, Claudia
2009-01-01

Abstract

Partecipazione Bando Firb 2008 - Programma Futuro in ricerca" Protocollo progetto inviato per la partecipazione al bando: RBFR0808AT Il presente progetto intende validare da un punto di vista teorico e metodologico un Modello Psicologico (MPsi) di sviluppo della qualità universitaria, di matrice socio costruttivista (Gergen, 1999; Harrè, Gillet, 1994; Salvatore, Valsiner, 2006; Montesarchio, Venuleo, 2003), sul quale da alcuni anni converge il lavoro teorico ed empirico dei comitati tecnici scientifici delle tre unità di ricerca (Venza, 2008). Tale modello può essere articolato in quattro componenti fondamentali: ° Una teoria generale dei fenomeni oggetto dell'intervento, ovvero della natura dei fattori facilitanti o depotenzianti l'efficacia dell'azione formativa, concepita come un processo intersoggettivo di sense making (Valsiner, 2007; Salvatore et al. 2008). In questa prospettiva, la qualità è funzione dei modelli di rappresentazione del contesto universitario (obiettivi, profilo professionale perseguito, scopi della verifica …) che da un lato sostengono la progettazione e l'offerta formativa, dall'altra orientano la fruizione da parte degli studenti; ° Una teoria e un metodo di analisi della domanda formativa dell'utenza studentesca, riconosciuta al contempo come un organizzatore e un prodotto dell'esperienza (Carli, 1993), da assumere come oggetto e scopo di un modello di sviluppo della qualità; ° Una teoria e un metodo della costruzione del setting dell'intervento, che investe sulla creazione di dispositivi che consentano il riconoscimento dei modelli di identità e di ruolo degli studenti, e lo sviluppo dei loro schemi di conoscenza. ° Una teoria e un metodo di verifica dell'intervento, che non si limiti all'analisi degli esiti raggiunti da singole azioni formative, ma sia in grado di produrre un giudizio di tipo strategico sull'utilità/appropriatezza e il senso che l'intervento ha (avuto) per il fruitore. In riferimento ai punti esplicitati, il progetto persegue due obiettivi interconnessi: A. la validazione e lo sviluppo teorico del modello; 1 B. la sua validazione e sviluppo metodologico, in una chiave che sia, al contempo, locale (contestualizzata al tipo di Corso di laurea e di contesto) e strategica (calibrata sulle domande espresse da specifiche utenze). A. Sul primo punto: - è obiettivo specifico dell'Unità di Milano, l'analisi delle determinanti, ovvero dei fattori formativi di successo e dei fattori critici che intervengono nella fruizione del processo formativo. Si intende in particolare sviluppare e validare l'ipotesi teorica che siano i modelli socio-simbolici espressi degli studenti a mediare il rapporto con l'istituzione universitaria, il tipo di committenza espresso, l'utilizzo che si fa dei servizi da essa offerti. - è obiettivo specifico dell'Unità di Salerno, l'analisi del rapporto tra culture di ruolo e contesto. Si intende in particolare supportare l'ipotesi teorica che il contesto formativo universitario da un lato sia regolato, dall'altro solleciti negli attori dimensioni simboliche condivise (seppure differenziate a livello di contenuti rappresentazionali) che permettono una comune modalità di fare esperienza di tale contesto. B. Sul secondo punto: - è obiettivo specifico dell'Unità di Lecce, la definizione, modelizzazione e verifica di dispositivi formativi di tipo integrativo (DFI) volti allo sviluppo dei sistemi di conoscenza e di fruizione dell'esperienza universitaria espressi dagli studenti, anche alla luce dei criteri suggeriti dai risultati intermedi prodotti dalle altre unità sulle culture studenti e docenti afferenti ai CDL coinvolti da Lecce. In linea con la letteratura psicosociale, il progetto assume una logica di analisi bottom-up (Butera, 1984; Ham, Hill, 1984) e culturalista (Zucchermaglio, 2002) che riconosce nella logica del case study una chiave di accesso per certi versi obbligata (anche se evidentemente non esaustiva) alla analisi del rapporto tra modelli simbolici ed efficacia formativa (Bergquist, 1992), non deducibili esclusivamente dall'interno della teoria psicologica, in quanto connessi alle forme storiche e simboliche attive entro i contesti. La generalizzabilità dei risultati in questa ottica non va ricercata nella rappresentatività statistica del campione indagato, quanto nella capacità dei modelli elaborati di prestarsi come strumenti ermeneutici di costruzione di ipotesi sul rapporto che lega reciprocamente e dinamicamente pratiche, attività, modelli di ruolo. Nell'ottica tuttavia di consentire una complessiva validazione del modello, le tre unità lavoreranno in parallelo insistendo - con obiettivi specifici differenti - su corsi di laurea condivisi. La collaborazione tra i gruppi di ricerca coinvolti consentirà di perseguire ciascuno degli obiettivi assegnati alle tre unità entro diversi Corsi di Laurea triennali e biennali (di area pedagogica e psicologica), e realtà locali universitarie (Lecce, Milano, Salerno, Palermo e Torino), e di esplorare elementi di comunanza e/o di specificità connessi ai diversi progetti formativi e professionali. Sul piano metodologico, le tre unità condividono una metodologia articolata che integra strumenti (resoconti a tema, questionari, interviste, differenziali semantici …) ampiamente utilizzati nella ricerca di tipo psicosociale (Carli, 2001; Montesarchio et al., 2003; Mannarini et al. 2005, Freda, 2004) e analisi di tipo multimensionale volte a connettere i contenuti rappresentazionali proposti dalla popolazione indagata, con il piano simbolico dove si delinea la matrice generativa del piano semantico (Salvatore, Venuleo, 2006). Le tre unità procederanno parallelamente all'organizzazione di archivi elettronici di monitoraggio della carriera formativa, per valutare il rapporto tra profili di carriera degli studenti con le variabili di tipo simbolico indagate, e per elaborare criteri di intervento. Sarà specifico strumento e prodotto del progetto la costruzione di un software per sostenere il governo e la patrimonializzazione informatica di differenti tipologie di dati, denominato University Quality Management (UQM). Fondato su un sistema di generalizzazione delle procedure più che del dato rilevato, esso intende facilitare la trasferibilità del Modello Psicologico di qualità oggetto di validazione ad altri corsi di laurea o agenzie educative, scolastiche, formative del territorio.
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