Diversamente da quanto si è a lungo pensato, non è possibile scindere la storia del colonato tardo antico da quella del libero affittuario dell’età precedente. La ragione non risiede nel fatto che tra i due fenomeni possa esistere una linea di continuità, ma qualsiasi realtà economica e giuridica, che abbia conosciuto una lunga durata nei secoli, può essere messa pienamente in luce solo se ne coglie attentamente lo sviluppo nelle sue diverse fasi. La locazione agraria si afferma in Italia solo in seguito alla crescita dell’economia monetaria che rendeva appetibile ai grandi proprietari il contratto di locazione che garantiva entrate fisse in denaro. La colonia parziaria, poco conosciuta in Italia, era invece ampiamente diffusa nelle province. Ne abbiamo una soddisfacente descrizione in Africa, grazie alle celebri grandi iscrizioni. Il colono delle iscrizioni africane è molto diverso da quello che emerge dai frammenti del Digesto, dove viene tecnicamente definito conductor a significare la sua condizione di conduttore del terreno. Il conductor africano si distingue dal colono per il fatto che il primo è una importante intermedia tra un grande proprietario e i piccoli coloni che coltivavano la terra e pagavano un canone in natura al conductor che a sua volta assicurava un reddito costante al proprietario. Nella tarda antichità il piccolo affittuario libero scompare, mentre continuiamo a trovare il grande conduttore dal quale i piccoli coloni spesso dipendono. Altre volte essi dipendono direttamente dai loro proprietari. In seguito alla riforma fiscale dioclezianea i coloni rientrano nel computo dei beni che si trovano sulla terra e incidono sulla aliquota fiscale imposta sulle proprietà. A causa delle fughe dei coloni che cercano di sfuggire alla pressione fiscale, Costantino introduce il vincolo dei coloni alla terra. La legislazione imperiale mostrerà un costante interesse per i coloni la cui sorte sarà strettamente legata alle vicende economiche e sociali dell’impero. Un minuzioso studio di tale legislazione nel corso dei secoli ci offre uno straordinario strumento per comprendere una delle realtà più importanti dell’impero fino all’età di Giustiniano.

Kolonat, II. Juristisch

ROSAFIO, Pasquale
2017-01-01

Abstract

Diversamente da quanto si è a lungo pensato, non è possibile scindere la storia del colonato tardo antico da quella del libero affittuario dell’età precedente. La ragione non risiede nel fatto che tra i due fenomeni possa esistere una linea di continuità, ma qualsiasi realtà economica e giuridica, che abbia conosciuto una lunga durata nei secoli, può essere messa pienamente in luce solo se ne coglie attentamente lo sviluppo nelle sue diverse fasi. La locazione agraria si afferma in Italia solo in seguito alla crescita dell’economia monetaria che rendeva appetibile ai grandi proprietari il contratto di locazione che garantiva entrate fisse in denaro. La colonia parziaria, poco conosciuta in Italia, era invece ampiamente diffusa nelle province. Ne abbiamo una soddisfacente descrizione in Africa, grazie alle celebri grandi iscrizioni. Il colono delle iscrizioni africane è molto diverso da quello che emerge dai frammenti del Digesto, dove viene tecnicamente definito conductor a significare la sua condizione di conduttore del terreno. Il conductor africano si distingue dal colono per il fatto che il primo è una importante intermedia tra un grande proprietario e i piccoli coloni che coltivavano la terra e pagavano un canone in natura al conductor che a sua volta assicurava un reddito costante al proprietario. Nella tarda antichità il piccolo affittuario libero scompare, mentre continuiamo a trovare il grande conduttore dal quale i piccoli coloni spesso dipendono. Altre volte essi dipendono direttamente dai loro proprietari. In seguito alla riforma fiscale dioclezianea i coloni rientrano nel computo dei beni che si trovano sulla terra e incidono sulla aliquota fiscale imposta sulle proprietà. A causa delle fughe dei coloni che cercano di sfuggire alla pressione fiscale, Costantino introduce il vincolo dei coloni alla terra. La legislazione imperiale mostrerà un costante interesse per i coloni la cui sorte sarà strettamente legata alle vicende economiche e sociali dell’impero. Un minuzioso studio di tale legislazione nel corso dei secoli ci offre uno straordinario strumento per comprendere una delle realtà più importanti dell’impero fino all’età di Giustiniano.
2017
9783515101615
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