Direttore degli scavi di età post classica per la Missione Archeologica Italiana diretta da Prof. Daria De Bernardi, con finanziamenti di Ateneo. Continuazione dello scavo ad est dell’agorà, dove è stato individuata una chiesa databile al XI secolo con annesso cimitero. La chiesa è già stata interamente scavata e consolidata, mentre prosegue lo scavo del cimitero. Alle 55 sepolture individuate negli anni passati, sono da aggiungere altre 29 sepolture rinvenute quest’anno, portando il totale a 64. Come quelle già scavate, quelle degli adulti sono riconoscibili tramite la loro costruzione “a cassa” realizzata con lastre di calcare, mentre quelle infantili possiedono cippi formati da laterizi romani di riutilizzo. Visto che le sepolture adulte di solito contengono due o più inumazioni, possiamo già stimare che il cimitero ospitava ben più di 100 persone. Presso la Via di Frontino sono stati scavati due ambienti contigui di una struttura sita poco a Nord di un grande edificio forse riconoscibile come magazzino di età romana imperiale. La struttura, costruita in blocchi irregolari di calcare, è posteriore al terremoto del VII secolo. Il riempimento dei due ambienti consiste principalmente nel crollo delle parti superiori della struttura stessa. In un ambiente il crollo sigillava uno strato che ha restituito sei vasi quasi completi, ma in frammenti, schiacciati dal crollo stesso, insieme ad una macina, vari oggetti in ferro e l’originale pavimento in laterizi. L’integrità del gruppo di vasi, in associazione a frammenti di ceramica invetriata di tipo “vetrina pesante”, suggerisce che il crollo sia dovuto ad un evento traumatico, forse un altro episodio sismico, per il quale proponiamo una datazione intorno al IX-X secolo.

Hierapolis, Denizli, Turchia

ARTHUR, Paul Raymond
2001-01-01

Abstract

Direttore degli scavi di età post classica per la Missione Archeologica Italiana diretta da Prof. Daria De Bernardi, con finanziamenti di Ateneo. Continuazione dello scavo ad est dell’agorà, dove è stato individuata una chiesa databile al XI secolo con annesso cimitero. La chiesa è già stata interamente scavata e consolidata, mentre prosegue lo scavo del cimitero. Alle 55 sepolture individuate negli anni passati, sono da aggiungere altre 29 sepolture rinvenute quest’anno, portando il totale a 64. Come quelle già scavate, quelle degli adulti sono riconoscibili tramite la loro costruzione “a cassa” realizzata con lastre di calcare, mentre quelle infantili possiedono cippi formati da laterizi romani di riutilizzo. Visto che le sepolture adulte di solito contengono due o più inumazioni, possiamo già stimare che il cimitero ospitava ben più di 100 persone. Presso la Via di Frontino sono stati scavati due ambienti contigui di una struttura sita poco a Nord di un grande edificio forse riconoscibile come magazzino di età romana imperiale. La struttura, costruita in blocchi irregolari di calcare, è posteriore al terremoto del VII secolo. Il riempimento dei due ambienti consiste principalmente nel crollo delle parti superiori della struttura stessa. In un ambiente il crollo sigillava uno strato che ha restituito sei vasi quasi completi, ma in frammenti, schiacciati dal crollo stesso, insieme ad una macina, vari oggetti in ferro e l’originale pavimento in laterizi. L’integrità del gruppo di vasi, in associazione a frammenti di ceramica invetriata di tipo “vetrina pesante”, suggerisce che il crollo sia dovuto ad un evento traumatico, forse un altro episodio sismico, per il quale proponiamo una datazione intorno al IX-X secolo.
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