Il presente articolo, prima della sua pubblicazione, è stato sottoposto al vaglio dei referees del comitato scientifico organizzatore del congresso e del comitato di edizione del volume collettaneo dal titolo “Il positivismo italiano: una questione chiusa? Atti del Congresso tenutosi a Catania, 11-14 settembre 2007” che raggruppa esperti nazionali e internazionali della cultura e del pensiero rinascimentale. Il contributo mira sia a ricostruire un aspetto importante della storiografia filosofica positivistica sia a proporre lo svolgimento degli studi sugli aspetti metodologici del pensiero del Rinascimento. Il saggio ricostruisce la genesi della rivalutazione della metodologia rinascimentale da parte della storiografia filosofica italiana del XIX secolo e degli inizi del XX fin dal momento in cui gli studi sul pensiero del XVI secolo si allargano oltre le celebri questioni dell’unità dell’intelletto e dell’immortalità dell’anima, che occupano la maggior parte della storiografia riguardante il pensiero di questo periodo, e si volgono ad approfondire quello sviluppo della dottrina della dimostrazione che costituirà il prodromo della scienza moderna. Si ricostruisce, quindi, il progressivo avvicinarsi alla questione del ruolo della demonstratio nella ricerca scientifica a partire dagli studi di Bertrando Spaventa, Francesco Fiorentino, Domenico Berti e Felice Tocco passando da quelli di Roberto Ardigò e Rodolfo Mondolfo fino all’approfondimento dell’averroismo ad opera Pietro Ragnisco ed Erminio Troilo.

Gli studi sulla metodologia scientifica del XV e XVI secolo svolti nel periodo dello sviluppo del positivismo italiano

DE BELLIS, Ennio
2008-01-01

Abstract

Il presente articolo, prima della sua pubblicazione, è stato sottoposto al vaglio dei referees del comitato scientifico organizzatore del congresso e del comitato di edizione del volume collettaneo dal titolo “Il positivismo italiano: una questione chiusa? Atti del Congresso tenutosi a Catania, 11-14 settembre 2007” che raggruppa esperti nazionali e internazionali della cultura e del pensiero rinascimentale. Il contributo mira sia a ricostruire un aspetto importante della storiografia filosofica positivistica sia a proporre lo svolgimento degli studi sugli aspetti metodologici del pensiero del Rinascimento. Il saggio ricostruisce la genesi della rivalutazione della metodologia rinascimentale da parte della storiografia filosofica italiana del XIX secolo e degli inizi del XX fin dal momento in cui gli studi sul pensiero del XVI secolo si allargano oltre le celebri questioni dell’unità dell’intelletto e dell’immortalità dell’anima, che occupano la maggior parte della storiografia riguardante il pensiero di questo periodo, e si volgono ad approfondire quello sviluppo della dottrina della dimostrazione che costituirà il prodromo della scienza moderna. Si ricostruisce, quindi, il progressivo avvicinarsi alla questione del ruolo della demonstratio nella ricerca scientifica a partire dagli studi di Bertrando Spaventa, Francesco Fiorentino, Domenico Berti e Felice Tocco passando da quelli di Roberto Ardigò e Rodolfo Mondolfo fino all’approfondimento dell’averroismo ad opera Pietro Ragnisco ed Erminio Troilo.
2008
9788877965233
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