I referees di tale pubblicazione sono i componenti del Centro studi di filosofia della complessità Edgar Morin dell’Università di Messina. Il contributo illustra l’eredità lasciata al Rinascimento dalla teoria dell’impetus che è la dottrina medievale del calcolo del moto. La teoria dell’impetus, insieme alla logica calculatoria, rappresenta il metodo scientifico insegnato nelle Università nel XIII e nel XIV secolo. Su tale attività speculativa si è più volte soffermata la storiografia evidenziando come in tale contesto si possono individuare le origini della valutazione quantitativa dei fenomeni. Mentre al momento dell’affermazione di questa metodologia, cioè nel XIII e nel XIV secolo, la guida scientifica è assunta dall’Università di Parigi, nel XV secolo tale leadership si sposta nell’Università di Padova dove, però, viene recuperata anche la dottrina logica degli Analitici Secondi di Aristotele. L’articolo intende quindi evidenziare quale sia l’eredità che la dottrina dell’impetus lascia a partire dal XV secolo in Nicoletto Vernia e nella tradizione dell’Università di Padova dove il secolo successivo il Galilei sviluppa i sui studi sul moto e sulla misurazione quantitativa dei fenomeni.
La teoria dell'impetus nella Quaestio de gravibus et levibus di Nicoletto Vernia
DE BELLIS, Ennio
2005-01-01
Abstract
I referees di tale pubblicazione sono i componenti del Centro studi di filosofia della complessità Edgar Morin dell’Università di Messina. Il contributo illustra l’eredità lasciata al Rinascimento dalla teoria dell’impetus che è la dottrina medievale del calcolo del moto. La teoria dell’impetus, insieme alla logica calculatoria, rappresenta il metodo scientifico insegnato nelle Università nel XIII e nel XIV secolo. Su tale attività speculativa si è più volte soffermata la storiografia evidenziando come in tale contesto si possono individuare le origini della valutazione quantitativa dei fenomeni. Mentre al momento dell’affermazione di questa metodologia, cioè nel XIII e nel XIV secolo, la guida scientifica è assunta dall’Università di Parigi, nel XV secolo tale leadership si sposta nell’Università di Padova dove, però, viene recuperata anche la dottrina logica degli Analitici Secondi di Aristotele. L’articolo intende quindi evidenziare quale sia l’eredità che la dottrina dell’impetus lascia a partire dal XV secolo in Nicoletto Vernia e nella tradizione dell’Università di Padova dove il secolo successivo il Galilei sviluppa i sui studi sul moto e sulla misurazione quantitativa dei fenomeni.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.