Durante l’esplorazione sistematica del margine orientale del pianoro di Centocelle la trincea identificata con la sigla T. 505 ha portato all’individuazione di un cunicolo sotterraneo cui si accede attraverso un pozzetto di accesso, di forma quadrangolare provvisto di pedarole per la discesa. La struttura, adibita probabilmente in origine al drenaggio delle acque, è stata successivamente utilizzata per altri scopi. Il suo riempimento era infatti costituito da diversi strati cinerosi ricchi di reperti ceramici, in buono stato di conservazione, inquadrabili cronologicamente, per la maggior parte, tra la fine del IV secolo a.C. e gli inizi del III sec. a.C. e numerosissimi resti faunistici e paleobotanici alternati con livelli di terreno soffice rossastro sterile. La tipologia e lo stato di conservazione dei reperti facevano ipotizzare un uso cultuale della struttura.
I resti animali della struttura ipogea di Centocelle: una testimonianza di pratiche cultuali?
DE GROSSI MAZZORIN, Jacopo
2004-01-01
Abstract
Durante l’esplorazione sistematica del margine orientale del pianoro di Centocelle la trincea identificata con la sigla T. 505 ha portato all’individuazione di un cunicolo sotterraneo cui si accede attraverso un pozzetto di accesso, di forma quadrangolare provvisto di pedarole per la discesa. La struttura, adibita probabilmente in origine al drenaggio delle acque, è stata successivamente utilizzata per altri scopi. Il suo riempimento era infatti costituito da diversi strati cinerosi ricchi di reperti ceramici, in buono stato di conservazione, inquadrabili cronologicamente, per la maggior parte, tra la fine del IV secolo a.C. e gli inizi del III sec. a.C. e numerosissimi resti faunistici e paleobotanici alternati con livelli di terreno soffice rossastro sterile. La tipologia e lo stato di conservazione dei reperti facevano ipotizzare un uso cultuale della struttura.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.