Il libro raccoglie la pubblicazione di articoli scritti in tempi diversi, motivati da urgenze diverse e pubblicati su Riviste italiane e straniere diverse. L’intento dell’Autore con tale raccolta è riavviare un ritorno alla filosofia aristotelico-tomistica, per recuperarla nei suoi princìpi, i soli che possono far parte di quella che è stata denominata, forse con un linguaggio sotto certi aspetti "improprio", “philosophia perennis”, dalla quale bisogna escludere tutte quelle conclusioni, la cui verità è "filia temporis". Diciamo linguaggio improprio, perché anche la verità degli stessi princìpi, esistente sotto forma di giudizi nel nostro intelletto, non veniva considerata "perennis" neppure dallo stesso San Tommaso, per il quale essa «quandoque incoepit – ebbe inizio in un certo tempo». In altri termini, è anch’essa, nella sua comprensione e formulazione, "filia temporis", mentre è eterna solo la verità che esiste nell’Intelletto divino. Non c’è nulla di eterno nella mente dell’uomo, tranne i princìpi, però non in quanto e nel modo in cui hanno cominciato ad esistere in essa in un certo tempo, ma in quanto, essendo ciò che sta al principio, sono tali nella misura in cui si riannodano e si conformano, attraverso la via prima della "resolutio" e poi dell’ "adeaquatio" alla verità mondana da tutti sperimentabile e controllabile, all’unico principio di tutto che è la verità esistente nell’Intelletto divino, ossia nel Verbo.

Temi di Filosofia aristotelico-tomistica. Verità, Bellezza e Scienza

FIORENTINO, Fernando
2008-01-01

Abstract

Il libro raccoglie la pubblicazione di articoli scritti in tempi diversi, motivati da urgenze diverse e pubblicati su Riviste italiane e straniere diverse. L’intento dell’Autore con tale raccolta è riavviare un ritorno alla filosofia aristotelico-tomistica, per recuperarla nei suoi princìpi, i soli che possono far parte di quella che è stata denominata, forse con un linguaggio sotto certi aspetti "improprio", “philosophia perennis”, dalla quale bisogna escludere tutte quelle conclusioni, la cui verità è "filia temporis". Diciamo linguaggio improprio, perché anche la verità degli stessi princìpi, esistente sotto forma di giudizi nel nostro intelletto, non veniva considerata "perennis" neppure dallo stesso San Tommaso, per il quale essa «quandoque incoepit – ebbe inizio in un certo tempo». In altri termini, è anch’essa, nella sua comprensione e formulazione, "filia temporis", mentre è eterna solo la verità che esiste nell’Intelletto divino. Non c’è nulla di eterno nella mente dell’uomo, tranne i princìpi, però non in quanto e nel modo in cui hanno cominciato ad esistere in essa in un certo tempo, ma in quanto, essendo ciò che sta al principio, sono tali nella misura in cui si riannodano e si conformano, attraverso la via prima della "resolutio" e poi dell’ "adeaquatio" alla verità mondana da tutti sperimentabile e controllabile, all’unico principio di tutto che è la verità esistente nell’Intelletto divino, ossia nel Verbo.
2008
9788889094518
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