Questo lavoro di ricerca, nel cogliere sia i rapporti uomo/ambiente e condizionamenti fisici ed umani, sia il “peso” degli elementi storici stratificatisi nel tempo, si propone di analizzare le conseguenze prodotte dal processo di antropizzazione sulla struttura insediativa rurale e sul tessuto edilizio, viste da molteplici ottiche, tutte riferibili alle complesse interrelazioni territorio/risorse e razionale utilizzo delle stesse (dal riuso degli antichi manufatti al recupero delle tradizioni, dal nuovo impiego dello spazio agricolo scaturito dalla disponibilità di acqua allo sfruttamento delle potenzialità turistiche, dalla valorizzazione del patrimonio culturale alla diffusione dei prodotti tipici, ecc.). Il “mutamento” è colto non solo attraverso la lettura e l’interpretazione della Carta Topografica d'Italia (scale 1:25.000 e 1:50.000), la Carta Geologica d’Italia (1:100.000), la documentazione catastale (1:1.000, 1:2.000 e 1:4.000) ed aerofotogrammetrica (1:10.000), ma altresì mediante l’analisi dei dati censuari dell’Istituto Nazionale di Statistica, le interviste presso amministrazioni pubbliche e organizzazioni di categoria – Ispettorati e Consorzi agrari, Assessorato provinciale alla formazione e all’agricoltura, Associazioni di produttori, ecc. – e, soprattutto, la raccolta di foto particolarmente significative, di cui si allega un campione.

ll Salento tra identità e specificità territoriali

QUARANTA, Adele
2004-01-01

Abstract

Questo lavoro di ricerca, nel cogliere sia i rapporti uomo/ambiente e condizionamenti fisici ed umani, sia il “peso” degli elementi storici stratificatisi nel tempo, si propone di analizzare le conseguenze prodotte dal processo di antropizzazione sulla struttura insediativa rurale e sul tessuto edilizio, viste da molteplici ottiche, tutte riferibili alle complesse interrelazioni territorio/risorse e razionale utilizzo delle stesse (dal riuso degli antichi manufatti al recupero delle tradizioni, dal nuovo impiego dello spazio agricolo scaturito dalla disponibilità di acqua allo sfruttamento delle potenzialità turistiche, dalla valorizzazione del patrimonio culturale alla diffusione dei prodotti tipici, ecc.). Il “mutamento” è colto non solo attraverso la lettura e l’interpretazione della Carta Topografica d'Italia (scale 1:25.000 e 1:50.000), la Carta Geologica d’Italia (1:100.000), la documentazione catastale (1:1.000, 1:2.000 e 1:4.000) ed aerofotogrammetrica (1:10.000), ma altresì mediante l’analisi dei dati censuari dell’Istituto Nazionale di Statistica, le interviste presso amministrazioni pubbliche e organizzazioni di categoria – Ispettorati e Consorzi agrari, Assessorato provinciale alla formazione e all’agricoltura, Associazioni di produttori, ecc. – e, soprattutto, la raccolta di foto particolarmente significative, di cui si allega un campione.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11587/325406
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