Le fasi iniziali della ceramica a figure rosse nel kerameikos di Metaponto

Il contributo discute le evidenze relative alla produzione di ceramica a figure rosse nel kerameikos di Metaponto tra la seconda metà del V secolo a.C. e il primo quarto del IV secolo a.C. Il riesame della documentazione ha consentito di verificare come i contesti riconducibili alla seconda metà del V secolo a.C., indagati in modo parziale nel corso dello scavo, restituiscano testimonianze estremamente esigue della produzione a figure rosse. Non mancano tuttavia un ridotto numero di frammenti, residuali nei contesti di provenienza, attribuibili al Pittore “A” delle Carnee, che confermano la presenza a Metaponto di questo pittore. Ad esse si aggiunge materiale già edito attribuibile al Pittore di Amykos, proveniente da una zona prossima, ma distinta da quella individuata nei pressi delle fortificazioni, che permette di ipotizzare l’esistenza di almeno un altro nucleo artigianale collocato a breve distanza da quello scavato. Ben diverso è il peso documentario delle testimonianze relative al Pittore di Creusa e a quello di Dolone e, in modo molto più marginale, al Pittore dell’anabates. La presenza di vasi riconducibili alla fase iniziale (certamente scarti) ed intermedia della produzione del Pittore di Dolone conferma come la sua formazione e larga parte della sua produzione vadano con ogni probabilità collocati nella stessa Metaponto. Nettamente inferiori dal punto di vista quantitativo sono, nel kerameikos, i frammenti riconducibili al Pittore di Creusa e ancora più esigui sono i dati a disposizione per quanto riguarda il Pittore dell’anabates. Il panorama che emerge è quello di una produzione estremamente articolata, che include un vasto repertorio di forme comprendente sia vasi di grandi dimensioni e di notevole impegno (anfore di tipo panatenaico, crateri a volute, a colonnette e a calice, nestorides) sia vasi di piccole dimensioni quali skyphoi, coppe su piede e vasi cantaroidi.