L’ipotesi iniziale da cui muove il presente lavoro è costituita dalla creazione di un sistema, derivante dall’esistenza di relazioni tra l’impresa vinicola ed il suo territorio d’origine, in grado di comunicare e valorizzare le risorse di entrambe le predette entità, quindi capace di generare per entrambe un effetto economico positivo. Tale ipotesi discende anche da alcune risultanze emerse in un nostro precedente lavoro in cui si è cercato di evidenziare come le produzioni vinicole, ancorate a specifiche aree geografiche, possono essere competitive allorquando il loro territorio di origine riesca ad esprimere qualità e notorietà. Un’ulteriore motivazione del lavoro è rappresentata da un’iniziativa, in fieri sul territorio salentino, che vede coinvolto il nostro gruppo di lavoro con i Consorzi di Tutela delle DOC del Salento per dar vita ad un’entità avente l’obiettivo di promuovere le produzioni vinicole autoctone. Poste tali premesse e considerazioni, il problema originario del presente lavoro è il seguente: quali possono essere gli assetti organizzativi ed il modello di sistema più consoni al fine di adempiere all’obiettivo di valorizzazione del territorio e delle sue imprese vinicole? L’ottica di osservazione impiegata nell’articolazione dello studio è rappresentata dall’analisi sistemica. L’adozione di tale approccio e, in particolare, di quell’ambito rientrante negli studi “sistemico-vitale”, è motivato, oltre che dalla natura della realtà indagata, anche dalla necessità di comprendere quali possano essere gli elementi e le attività attraverso cui realizzare un processo di valorizzazione del prodotto vino il quale, per le ragioni che innanzi si spiegheranno, risulta fortemente legato ai “sottosistemi” - che compongono la filiera vitivinicola- ed ai “sovrasistemi” rappresentati dalla distribuzione e dal consumo. Tali legami, letti con l’approccio predetto, discendono dal principio della ricorsività che costituisce una delle principali caratteristiche dei sistemi vitali in base alla quale ogni entità sistemica in ossequio al postulato dell’isotropia rispecchia tutte le peculiarità degli altri sistemi con cui relaziona. Il lavoro muove, dunque, da una sintetica analisi delle problematiche del settore vitivinicolo con particolare riferimento ai consumatori ed alla distribuzione considerando, soprattutto, gli scenari evolutivi. Si passa, quindi, a delineare i caratteri sistemici del settore vitivinicolo e del territorio, individuandone le componenti strutturali. In seguito, si analizzano le fasi di un possibile percorso conducente alla genesi della nuova entità sistemica derivante dalla condivisione di progetti ed obiettivi dei predetti due sistemi (territorio ed imprese vitivinicole). Resta inteso che tale nuova entità non comporta la dissolvenza dei sistemi di origine anche perchè gli effetti benefici da essa derivanti dovranno ricadere proprio su di essi.

Un modello di corporate governance per la valorizzazione del territorio e dei suoi vini autoctoni

IAZZI, ANTONIO;FAIT, MONICA MARIA ELENA
2008-01-01

Abstract

L’ipotesi iniziale da cui muove il presente lavoro è costituita dalla creazione di un sistema, derivante dall’esistenza di relazioni tra l’impresa vinicola ed il suo territorio d’origine, in grado di comunicare e valorizzare le risorse di entrambe le predette entità, quindi capace di generare per entrambe un effetto economico positivo. Tale ipotesi discende anche da alcune risultanze emerse in un nostro precedente lavoro in cui si è cercato di evidenziare come le produzioni vinicole, ancorate a specifiche aree geografiche, possono essere competitive allorquando il loro territorio di origine riesca ad esprimere qualità e notorietà. Un’ulteriore motivazione del lavoro è rappresentata da un’iniziativa, in fieri sul territorio salentino, che vede coinvolto il nostro gruppo di lavoro con i Consorzi di Tutela delle DOC del Salento per dar vita ad un’entità avente l’obiettivo di promuovere le produzioni vinicole autoctone. Poste tali premesse e considerazioni, il problema originario del presente lavoro è il seguente: quali possono essere gli assetti organizzativi ed il modello di sistema più consoni al fine di adempiere all’obiettivo di valorizzazione del territorio e delle sue imprese vinicole? L’ottica di osservazione impiegata nell’articolazione dello studio è rappresentata dall’analisi sistemica. L’adozione di tale approccio e, in particolare, di quell’ambito rientrante negli studi “sistemico-vitale”, è motivato, oltre che dalla natura della realtà indagata, anche dalla necessità di comprendere quali possano essere gli elementi e le attività attraverso cui realizzare un processo di valorizzazione del prodotto vino il quale, per le ragioni che innanzi si spiegheranno, risulta fortemente legato ai “sottosistemi” - che compongono la filiera vitivinicola- ed ai “sovrasistemi” rappresentati dalla distribuzione e dal consumo. Tali legami, letti con l’approccio predetto, discendono dal principio della ricorsività che costituisce una delle principali caratteristiche dei sistemi vitali in base alla quale ogni entità sistemica in ossequio al postulato dell’isotropia rispecchia tutte le peculiarità degli altri sistemi con cui relaziona. Il lavoro muove, dunque, da una sintetica analisi delle problematiche del settore vitivinicolo con particolare riferimento ai consumatori ed alla distribuzione considerando, soprattutto, gli scenari evolutivi. Si passa, quindi, a delineare i caratteri sistemici del settore vitivinicolo e del territorio, individuandone le componenti strutturali. In seguito, si analizzano le fasi di un possibile percorso conducente alla genesi della nuova entità sistemica derivante dalla condivisione di progetti ed obiettivi dei predetti due sistemi (territorio ed imprese vitivinicole). Resta inteso che tale nuova entità non comporta la dissolvenza dei sistemi di origine anche perchè gli effetti benefici da essa derivanti dovranno ricadere proprio su di essi.
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