Il volume costituisce la traduzione di una celebre monografia di Palmer del 1969 sulle filosofie dell'interpretazione. Prendendo le mosse da una rigorosa definizione dei significati del termine ermeneutica, il pensatore americano mette a punto un'introduzione alla filosofia dell'interpretazione moderna e contemporanea. Partendo dal tentativo di Schleieremacher di elaborare un' ermeneutica generale come arte del comprendere, giunge a Dilthey, promotore di una concezione dell'ars interpretandi come fondamento delle Geistswissenschaften. I veri punti di svolta sono, per Palmer, prima Heidegger con la sua "ermeneutica della fatticità", poi Betti, interessato a codificare procedimenti interpretativi attendibili, e infine Gadamer, promotore di una concezione dell'interpretazione come strumento di dialogo e d'incontro con le ragioni dell'"altro", ritenuto il punto d'approdo di un lungo percorso storico-critico volto a stabilire la natura e l'attendibilità dei processi di comprensione interpretativa. Il volume, curato dall'autrice, contiene un saggio sulla traduzione dal titolo "Tradurre é tradire? Nota sulla traduzione di Hermeneutics di Richard E. Palmer" (pp. 79-143.
Cosa significa Ermeneutica? La teoria dell’interpretazione in Schleiermacher, Dilthey, Heidegger and Gadamer, (traduzione in italiano del testo di Richard Palmer, Hermeneutics: Interpretation Theory in Schleiermacher, Dilthey, Heidegger and Gadamer, Northwestern University Press, 1969), Collana Astrolabio N. 21, Besa Editrice, Nardò, 2008.
GALLO, Giovanna
2008-01-01
Abstract
Il volume costituisce la traduzione di una celebre monografia di Palmer del 1969 sulle filosofie dell'interpretazione. Prendendo le mosse da una rigorosa definizione dei significati del termine ermeneutica, il pensatore americano mette a punto un'introduzione alla filosofia dell'interpretazione moderna e contemporanea. Partendo dal tentativo di Schleieremacher di elaborare un' ermeneutica generale come arte del comprendere, giunge a Dilthey, promotore di una concezione dell'ars interpretandi come fondamento delle Geistswissenschaften. I veri punti di svolta sono, per Palmer, prima Heidegger con la sua "ermeneutica della fatticità", poi Betti, interessato a codificare procedimenti interpretativi attendibili, e infine Gadamer, promotore di una concezione dell'interpretazione come strumento di dialogo e d'incontro con le ragioni dell'"altro", ritenuto il punto d'approdo di un lungo percorso storico-critico volto a stabilire la natura e l'attendibilità dei processi di comprensione interpretativa. Il volume, curato dall'autrice, contiene un saggio sulla traduzione dal titolo "Tradurre é tradire? Nota sulla traduzione di Hermeneutics di Richard E. Palmer" (pp. 79-143.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.