Lo studio presenta una nuova ipotesi sull'origine, il momento d'esecuzione e il precoce trasferimento in Francia di uno dei più antichi set per il gioco degli scacchi in avorio scolpito. L'insieme, anticamente attribuito a Carlo Magno è in realtà un prodotto di fine XI o inizio XII secolo, collegabile all'attività delle botteghe della costiera amalfitana cui si attribuisce la realizzazione delle placchette con le Storie dell'Antico e del Nuovo Testamento conservate presso il Museo Diocesano di Salerno. È un interessante e precocissimo esempio di trasposizione figurata dei pezzi da gioco. Vi si riconosce un'evidente influenza della cultura islamica.
Il gioco dei Re. Intorno agli "Scacchi di Carlomagno"
SPECIALE, Lucinia
2007-01-01
Abstract
Lo studio presenta una nuova ipotesi sull'origine, il momento d'esecuzione e il precoce trasferimento in Francia di uno dei più antichi set per il gioco degli scacchi in avorio scolpito. L'insieme, anticamente attribuito a Carlo Magno è in realtà un prodotto di fine XI o inizio XII secolo, collegabile all'attività delle botteghe della costiera amalfitana cui si attribuisce la realizzazione delle placchette con le Storie dell'Antico e del Nuovo Testamento conservate presso il Museo Diocesano di Salerno. È un interessante e precocissimo esempio di trasposizione figurata dei pezzi da gioco. Vi si riconosce un'evidente influenza della cultura islamica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.