I resti ossei animali rinvenuti all’interno della sepoltura appartenevano prevalentemente ad animali domestici che furono con molta probabilità oggetto di offerte al momento dell’inumazione degli individui presenti nella sepoltura. La maggior parte era costituita da ossa di ovicaprini seguite in minor numero da quelle dei suini. Erano inoltre presenti alcune conchiglie di molluschi marini. Una di queste, una Columbella rustica, fu sicuramente impiegata come ornamento, come del resto alcuni vaghi di collana discoidali in osso e un pendente in corallo rosso. Quest’ultimo oggetto è di particolare interesse vista la sua rarità nei contesti preistorici. Nella sepoltura vi erano inoltre altri oggetti ottenuti dalla lavorazione di materie dure animali, tra questi due punte o punteruoli, ricavati dalla diafisi di ossa lunghe non determinabili, un frammento di osso lavorato, forse la parte terminale di uno spillone e un amo in osso. E’ da sottolineare come la presenza di resti di molluschi marini eduli, dei pendagli in corallo o conchiglia e dell’amo riconducano in genere a una comunità in cui le risorse marine sicuramente non svolgevano un ruolo secondario rispetto alle altre fonti di approvvigionamento animale.
I manufatti in materia dura di origine animale provenienti dalla sepoltura neolitica di Carpignano Salentino (Lecce)
DE GROSSI MAZZORIN, Jacopo;
2006-01-01
Abstract
I resti ossei animali rinvenuti all’interno della sepoltura appartenevano prevalentemente ad animali domestici che furono con molta probabilità oggetto di offerte al momento dell’inumazione degli individui presenti nella sepoltura. La maggior parte era costituita da ossa di ovicaprini seguite in minor numero da quelle dei suini. Erano inoltre presenti alcune conchiglie di molluschi marini. Una di queste, una Columbella rustica, fu sicuramente impiegata come ornamento, come del resto alcuni vaghi di collana discoidali in osso e un pendente in corallo rosso. Quest’ultimo oggetto è di particolare interesse vista la sua rarità nei contesti preistorici. Nella sepoltura vi erano inoltre altri oggetti ottenuti dalla lavorazione di materie dure animali, tra questi due punte o punteruoli, ricavati dalla diafisi di ossa lunghe non determinabili, un frammento di osso lavorato, forse la parte terminale di uno spillone e un amo in osso. E’ da sottolineare come la presenza di resti di molluschi marini eduli, dei pendagli in corallo o conchiglia e dell’amo riconducano in genere a una comunità in cui le risorse marine sicuramente non svolgevano un ruolo secondario rispetto alle altre fonti di approvvigionamento animale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.