La valutazione della performance costituisce un momento cruciale nella gestione della relazione di clientela. Quali competenze sono richieste al private banker perché egli sia in grado di offrire un adeguato livello di supporto in questo ambito? Il private banker, nella sua funzione di gestore della relazione di clientela, deve acquisire competenze di «analizzatore» della performance per essere in grado di rappresentare correttamente l’evoluzione storica e prospettica del capitale affidato in gestione dal cliente. Le domande cui il private banker deve essere in grado di rispondere non riguardano, infatti, soltanto la quantificazione del rendimento realizzato su un determinato orizzonte temporale, ma anche il grado di efficienza con il quale i gestori hanno realizzato la loro performance e la prevedibilità del loro comportamento rispetto al benchmark dichiarato nel prospetto informativo. Il presente contributo si articola nel seguente modo: nella prima parte vengono illustrate le metodologie alternative che possono essere utilizzate nella quantificazione del rendimento di periodo; nella seconda parte si identificano i fattori che influenzano il rendimento e si presentano le principali misure di rendimento corretto per il rischio; infine, si illustrano le metodologie che guidano la selezione dei gestori in chiave prospettica all’interno di portafogli multimanager.
La valutazione della performance
CUCURACHI, Paolo Antonio
2007-01-01
Abstract
La valutazione della performance costituisce un momento cruciale nella gestione della relazione di clientela. Quali competenze sono richieste al private banker perché egli sia in grado di offrire un adeguato livello di supporto in questo ambito? Il private banker, nella sua funzione di gestore della relazione di clientela, deve acquisire competenze di «analizzatore» della performance per essere in grado di rappresentare correttamente l’evoluzione storica e prospettica del capitale affidato in gestione dal cliente. Le domande cui il private banker deve essere in grado di rispondere non riguardano, infatti, soltanto la quantificazione del rendimento realizzato su un determinato orizzonte temporale, ma anche il grado di efficienza con il quale i gestori hanno realizzato la loro performance e la prevedibilità del loro comportamento rispetto al benchmark dichiarato nel prospetto informativo. Il presente contributo si articola nel seguente modo: nella prima parte vengono illustrate le metodologie alternative che possono essere utilizzate nella quantificazione del rendimento di periodo; nella seconda parte si identificano i fattori che influenzano il rendimento e si presentano le principali misure di rendimento corretto per il rischio; infine, si illustrano le metodologie che guidano la selezione dei gestori in chiave prospettica all’interno di portafogli multimanager.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.