Negli anni 1944-47, Tommaso Fiore, nome caro alla tradizione liberaldemocratica italiana che ha trovato sempre al suo posto nella lotta della cultura contro il fascismo, ha pubblicato sul quotidiano "La Gazzetta del Mezzogiorno" una serie di articoli sul tema della libertà, sulla democrazia, sull'origine e le aspirazioni del suo federalismo, sull'idea di patria e di patriottismo, sulla natura liberale del liberal-socialismo, che fu l'argomento prediletto del suo pensiero politico. Guerra e libertà, un binomio che riassume il programma della lotta politica antifascista. "La libertà occorre per fare la guerra, la guerra deve essere fatta per conseguire la libertà". Questo significa che all'obiettivo della guerra per la libertà si deve affiancare quello non meno pressante di organizzazione internazionale, che solo può stabilire la pace (la pace, cioè, quale conseguenza logica dell'ordine nelle relazioni internazionali). Per la verità Fiore non fa che conformarsi ad un punto di vista che in quei mesi, ed anche successivamente - come la storiografia ha riconosciuto - era condiviso da larghi settori della Resistenza. Il volume è stato pubblicato con il patrocinio e il contributo della Provincia di Lecce
Guerra e libertà
NASSISI, Cosima
2003-01-01
Abstract
Negli anni 1944-47, Tommaso Fiore, nome caro alla tradizione liberaldemocratica italiana che ha trovato sempre al suo posto nella lotta della cultura contro il fascismo, ha pubblicato sul quotidiano "La Gazzetta del Mezzogiorno" una serie di articoli sul tema della libertà, sulla democrazia, sull'origine e le aspirazioni del suo federalismo, sull'idea di patria e di patriottismo, sulla natura liberale del liberal-socialismo, che fu l'argomento prediletto del suo pensiero politico. Guerra e libertà, un binomio che riassume il programma della lotta politica antifascista. "La libertà occorre per fare la guerra, la guerra deve essere fatta per conseguire la libertà". Questo significa che all'obiettivo della guerra per la libertà si deve affiancare quello non meno pressante di organizzazione internazionale, che solo può stabilire la pace (la pace, cioè, quale conseguenza logica dell'ordine nelle relazioni internazionali). Per la verità Fiore non fa che conformarsi ad un punto di vista che in quei mesi, ed anche successivamente - come la storiografia ha riconosciuto - era condiviso da larghi settori della Resistenza. Il volume è stato pubblicato con il patrocinio e il contributo della Provincia di LecceI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.