Lo studio, condotto su corpora di scritto e parlato, mira ad analizzare, attraverso un approccio sociolinguistico e funzionale, la varietà giovanile per identificarne le caratteristiche più rilevanti, alla luce dei cambiamenti avvenuti, nel corso degli anni, negli stili di vita, nei processi di apprendimento e nella comunicazione. Dai dati analizzati è risultato che i maggiori responsabili del cambiamento linguistico delle nuove generazioni sono i mutati stili di vita. La ridotta esposizione alla lettura, il persistente ed imprevedibile peso del dialetto, il frenetico ed ansioso scambio di messaggi (sms, chat), la centralità del mondo delle emozioni hanno, infatti, catalizzato un fenomeno che ha condotto a semplificazione, generalizzazione, riduzione e disarticolazione della lingua. Non sono da trascurare, inoltre, i diversi canali di comunicazione affidati soprattutto alle immagini, che contrariamente al testo verbale, comunicano significati generali, dai confini sfuggenti, che implicano processi di apprendimento semplificati. In uno scenario così delineato, la scuola, nel tentativo di innovarsi, ha creato una forte cesura tra metodi tradizionali e metodi innovativi, perdendo il suo ruolo trainante di modello e di prestigio. Il posto lasciato vacante dall’istruzione è stato occupato dalla TV e dai suoi programmi tarati verso il basso, dispensatrice di campioni di varietà basse, semplici e semplificate di lingua, generalmente accettate ed adottate dalle nuove generazioni.
Fra gergo e lingua comune, oltre le regole.
SOBRERO, Alberto;MIGLIETTA, Annarita
2007-01-01
Abstract
Lo studio, condotto su corpora di scritto e parlato, mira ad analizzare, attraverso un approccio sociolinguistico e funzionale, la varietà giovanile per identificarne le caratteristiche più rilevanti, alla luce dei cambiamenti avvenuti, nel corso degli anni, negli stili di vita, nei processi di apprendimento e nella comunicazione. Dai dati analizzati è risultato che i maggiori responsabili del cambiamento linguistico delle nuove generazioni sono i mutati stili di vita. La ridotta esposizione alla lettura, il persistente ed imprevedibile peso del dialetto, il frenetico ed ansioso scambio di messaggi (sms, chat), la centralità del mondo delle emozioni hanno, infatti, catalizzato un fenomeno che ha condotto a semplificazione, generalizzazione, riduzione e disarticolazione della lingua. Non sono da trascurare, inoltre, i diversi canali di comunicazione affidati soprattutto alle immagini, che contrariamente al testo verbale, comunicano significati generali, dai confini sfuggenti, che implicano processi di apprendimento semplificati. In uno scenario così delineato, la scuola, nel tentativo di innovarsi, ha creato una forte cesura tra metodi tradizionali e metodi innovativi, perdendo il suo ruolo trainante di modello e di prestigio. Il posto lasciato vacante dall’istruzione è stato occupato dalla TV e dai suoi programmi tarati verso il basso, dispensatrice di campioni di varietà basse, semplici e semplificate di lingua, generalmente accettate ed adottate dalle nuove generazioni.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.