Recensisce lo studio di un comparatista belga sulla poetica del primo Gide, simbolista, con particolare riguardo ai «Cahiers d'André Walter»: si mostra come Geerts abbia felicemente individuato l'efficacia, su Gide, del modello verlainiano, e cioè di nessi melodico-iterativi che provocano una fuoriuscita dal modello finzionale ottocentesco, secondo una sintassi non direzionale, una «sintassi della paratassi». Si valuta inoltre la fondatezza e la rilevanza dell'influenza schopenhaueriana e tainiana che Geerts rileva sul primo Gide e, soprattutto, gli elementi di affinità e di congenialità di poetica con d'Annunzio.
Titolo: | Recensione a WALTER GEERTS, Le silence sonore. La poétique du premier Gide entre intertexte et métatexte, Presses Universitaires de Namur, 1992 |
Autori: | |
Data di pubblicazione: | 1993 |
Rivista: | |
Abstract: | Recensisce lo studio di un comparatista belga sulla poetica del primo Gide, simbolista, con particolare riguardo ai «Cahiers d'André Walter»: si mostra come Geerts abbia felicemente individuato l'efficacia, su Gide, del modello verlainiano, e cioè di nessi melodico-iterativi che provocano una fuoriuscita dal modello finzionale ottocentesco, secondo una sintassi non direzionale, una «sintassi della paratassi». Si valuta inoltre la fondatezza e la rilevanza dell'influenza schopenhaueriana e tainiana che Geerts rileva sul primo Gide e, soprattutto, gli elementi di affinità e di congenialità di poetica con d'Annunzio. |
Handle: | http://hdl.handle.net/11587/109293 |
Appare nelle tipologie: | Recensione in Rivista |
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