Il presente contributo nasce dall’esigenza di una riflessione di metodo sulla stretta relazione tra contesti archeologici, resti vegetali e approcci analitici a partire da un caso studio definito: il sito di Miranduolo (Chiusdino-SI). Le dinamiche socio-economiche che caratterizzano il villaggio nel corso dei secoli compresi tra la fine del VII e gli inizi del IX, evidenziate dalla documentazione archeologica, consentono infatti una riflessione ricca di spunti sul piano contestuale, in generale sulle problematiche di ricerca storico-archeologiche per l’area ed il periodo, ma soprattutto, grazie alla consistenza, significatività e potenzialità della documentazione archeobotanica, sulle modalità di gestione delle risorse alimentari. Al fine di comprendere come tali modalità siano legate alle trasformazioni sociali che interessano il sito di Miranduolo nel corso dell’alto Medioevo, si ritiene necessario definire le premesse concettuali e gli approcci analitici attraverso cui i resti vegetali sono stati utilizzati come indicatori di dinamiche socio-economiche. Vengono pertanto presentate le indagini archeobotaniche condotte su tre contesti funzionalmente omogenei (strutture di conservazione) e cronologicamente comparabili (VIII secolo), ma socialmente distinti in accordo col modello di strutturazione del villaggio proposto da Nardini (2015). Per ciascuno di essi vengono definiti specifici approcci al fine di accrescere il potenziale informativo delle evidenze vegetali.

Dai contesti all’approccio: strategie di campionamento e nuove metodologie di analisi archeobotaniche a Miranduolo (Chiusdino, SI)

Milena Primavera
;
Ignazio Minervini;Girolamo Fiorentino
2018-01-01

Abstract

Il presente contributo nasce dall’esigenza di una riflessione di metodo sulla stretta relazione tra contesti archeologici, resti vegetali e approcci analitici a partire da un caso studio definito: il sito di Miranduolo (Chiusdino-SI). Le dinamiche socio-economiche che caratterizzano il villaggio nel corso dei secoli compresi tra la fine del VII e gli inizi del IX, evidenziate dalla documentazione archeologica, consentono infatti una riflessione ricca di spunti sul piano contestuale, in generale sulle problematiche di ricerca storico-archeologiche per l’area ed il periodo, ma soprattutto, grazie alla consistenza, significatività e potenzialità della documentazione archeobotanica, sulle modalità di gestione delle risorse alimentari. Al fine di comprendere come tali modalità siano legate alle trasformazioni sociali che interessano il sito di Miranduolo nel corso dell’alto Medioevo, si ritiene necessario definire le premesse concettuali e gli approcci analitici attraverso cui i resti vegetali sono stati utilizzati come indicatori di dinamiche socio-economiche. Vengono pertanto presentate le indagini archeobotaniche condotte su tre contesti funzionalmente omogenei (strutture di conservazione) e cronologicamente comparabili (VIII secolo), ma socialmente distinti in accordo col modello di strutturazione del villaggio proposto da Nardini (2015). Per ciascuno di essi vengono definiti specifici approcci al fine di accrescere il potenziale informativo delle evidenze vegetali.
2018
978-88-7814-865-9
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