Per la Cassazione la restituzione degli atti disposta dal giudice che, investito di una richiesta di decreto penale di condanna, intravede la possibilita` di far rientrare la fattispecie concreta tra i confini applicativi della nuova causa di non punibilita` ex art. 131 bis c.p., non sfugge alla forza centripeta dell’abnormita` . Qualche riflessione a margine di una pronuncia che si presta, in alcuni punti, a dei rilievi critici.

"Tenuità del fatto" e restituzione degli atti nel rito monitorio: regressione “abnorme”?

Turco, Elga
2017-01-01

Abstract

Per la Cassazione la restituzione degli atti disposta dal giudice che, investito di una richiesta di decreto penale di condanna, intravede la possibilita` di far rientrare la fattispecie concreta tra i confini applicativi della nuova causa di non punibilita` ex art. 131 bis c.p., non sfugge alla forza centripeta dell’abnormita` . Qualche riflessione a margine di una pronuncia che si presta, in alcuni punti, a dei rilievi critici.
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Descrizione: Commento alla sentenza della Corte di Cassazione penale, Sez. I, 28 marzo 2017 (ud. 21 dicembre 2016), n. 15272
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11587/420785
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