Nella lettera 2.39 del corpus di epistole fittizie di Alcifrone il pastore Dryades scrive alla moglie Melione che le sta inviando una grande quantità di lana da velli appena tosati; le raccomanda di tessere vesti adatte per ogni stagione, leggere per l’estate e pesanti per l’inverno, e di spronare al lavoro la figlia in età di sposarsi. In questo testo sofistico si riconoscono particolari comuni con il romanzo di Longo, Dafni e Cloe, e con la poesia bucolica di Teocrito (Id. 28), e l’incongrua ripresa dell’antico codice aristocratico relativo all’onore del genos.

La didattica domestica del pastore Dryades (Alciphr. 2.39)

O. Vox
2018-01-01

Abstract

Nella lettera 2.39 del corpus di epistole fittizie di Alcifrone il pastore Dryades scrive alla moglie Melione che le sta inviando una grande quantità di lana da velli appena tosati; le raccomanda di tessere vesti adatte per ogni stagione, leggere per l’estate e pesanti per l’inverno, e di spronare al lavoro la figlia in età di sposarsi. In questo testo sofistico si riconoscono particolari comuni con il romanzo di Longo, Dafni e Cloe, e con la poesia bucolica di Teocrito (Id. 28), e l’incongrua ripresa dell’antico codice aristocratico relativo all’onore del genos.
2018
978-88-6760-502-6
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