Il mito classico è da sempre espressione della cultura patriarcale e misogina. Le scrittrici contemporanee di area russa e polacca sentono l’urgenza di impossessarsi della mitologia classica al fine di ricrearla – secondo il proprio sentire – ex novo. Le autrici, ricorrendo al gioco letterario di “demitologizzazione” e “remitologizzazione”, usano spesso la versione di miti in un “bricolage multimitico” o ricorrono ancora al genere fiabesco o fantasy. Pertanto, il mito greco-latino si alterna a nuove mitopoiesi, diventando luogo di scontro ideologico, di emancipazione e affermazione identitaria attraverso il ricorso e la rielaborazione di altre mitologie antiche e moderne. Questo gioco letterario ha quasi un’importanza terapeutica e acquista il valore dell’“integrazione” simbolica della donna. Entro questo contesto può essere interpretata l’opera di molte autrici di area slava. Alla luce di quanto esposto, attraverso quindi un approccio comparatistico, il progetto di ricerca si propone di realizzare un itinerario di conoscenza e di approfondimento delle problematiche della cosiddetta “prosa mestruale”, dalla fine del XX secolo fino ai giorni nostri, che è caratterizzata da mitologizzazione, femminismo, postmodernismo, esistenzialismo, autobiografismo, questioni di genere e identitarie. Inoltre, tenendo conto delle problematiche storiche, filosofiche e delle forme letterarie che hanno caratterizzato l’evoluzione stilistica e critica della letteratura di genere e delle donne, con particolare attenzione alle opere di alcune tra le scrittrici più significative del XX e XXI secolo, il progetto di ricerca intende compiere in tal modo un viaggio intratestuale e intertestuale, mettendo le opere a confronto e tracciando un fil rouge tra le due culture prese in analisi, ma anche un cammino interculturale e interdisciplinare, dal momento che la mitologia lega la civiltà classica a quella moderna.

(De)costruzione del mito nella letteratura femminile contemporanea in Russia e in Polonia. Uno studio comparato.

Gloria Politi
2015-01-01

Abstract

Il mito classico è da sempre espressione della cultura patriarcale e misogina. Le scrittrici contemporanee di area russa e polacca sentono l’urgenza di impossessarsi della mitologia classica al fine di ricrearla – secondo il proprio sentire – ex novo. Le autrici, ricorrendo al gioco letterario di “demitologizzazione” e “remitologizzazione”, usano spesso la versione di miti in un “bricolage multimitico” o ricorrono ancora al genere fiabesco o fantasy. Pertanto, il mito greco-latino si alterna a nuove mitopoiesi, diventando luogo di scontro ideologico, di emancipazione e affermazione identitaria attraverso il ricorso e la rielaborazione di altre mitologie antiche e moderne. Questo gioco letterario ha quasi un’importanza terapeutica e acquista il valore dell’“integrazione” simbolica della donna. Entro questo contesto può essere interpretata l’opera di molte autrici di area slava. Alla luce di quanto esposto, attraverso quindi un approccio comparatistico, il progetto di ricerca si propone di realizzare un itinerario di conoscenza e di approfondimento delle problematiche della cosiddetta “prosa mestruale”, dalla fine del XX secolo fino ai giorni nostri, che è caratterizzata da mitologizzazione, femminismo, postmodernismo, esistenzialismo, autobiografismo, questioni di genere e identitarie. Inoltre, tenendo conto delle problematiche storiche, filosofiche e delle forme letterarie che hanno caratterizzato l’evoluzione stilistica e critica della letteratura di genere e delle donne, con particolare attenzione alle opere di alcune tra le scrittrici più significative del XX e XXI secolo, il progetto di ricerca intende compiere in tal modo un viaggio intratestuale e intertestuale, mettendo le opere a confronto e tracciando un fil rouge tra le due culture prese in analisi, ma anche un cammino interculturale e interdisciplinare, dal momento che la mitologia lega la civiltà classica a quella moderna.
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