Continuando un filone gia avviato, il volume intende affrontare il problema critico della della letteratura erotica del Cinquecento, ovvero di quella produzione che si sviluppa sulla base dell'imitazione dei «capitoli in lode» di Francesco Berni e che non deve essere assimilata o confusa, da un lato, con la letteratura esplicitamernte oscena (di cui sono un esempio i Sonetti sopra i XVI modi di Pietro Aretino) e, dall'altro, con la varia letteratura burlesca contemporanea, insieme alla quale, in verità, è stata tramandata, in maniera indistinta, da una lunga tradizione editoriale (si pensi alle prime edizioni di Opere burlesche del veneziano Curzio Navò del 1537 e 1539 nonché a quelle di poco piú tarde curate dal Antonfrancesco Grazzini, detto il Lasca, per i Giunti di Firenze). Questi testi infatti, alla luce di un'analisi piú approfondita, presentano caratteristiche tematiche, stilistiche e di modalità di circolazione che consentono di iscriverli in un contesto letterario autonomo. In altri termini, l'erotismo, tema esclusivo di questa produzione, che trovò la sua forma espressiva nel capitolo in terza rima, non è mai esibito o conclamato, ma trattato con la tecnica dell'equivoco integrale, che già aveva conosciuto significative applicazioni nelle quattrocentesche canzoni di arti e mestieri. Cosí pure specifico della letteratura erotica cinquecentesca è la destinazione "privata", oggetto di svago e di divertimento all'interno del ristretto cenacolo della romana Accademia de' Vignaiuoli. Ed esperienza strettamente individuale resta anche quando, da Roma, questo modo di fae poesia si sposta e si afferma a Venezia e a Firenze. Sicché ne viene un contributo alla migliore e piú precisa definizione del panorama letterario e culturale dell'intero Cinquecento, tanto piú in considerazione del fatto che il volume è completato da un'Appendice in cui viene pubblicata, come anticipazione di una prossima edizione completa, una parte comunque ampia e significativa della produzione erotica cinquecentesca.

Note sulla poesia erotica dl Cinquecento. Con Appendice di testi

MARZO, Antonio
1999-01-01

Abstract

Continuando un filone gia avviato, il volume intende affrontare il problema critico della della letteratura erotica del Cinquecento, ovvero di quella produzione che si sviluppa sulla base dell'imitazione dei «capitoli in lode» di Francesco Berni e che non deve essere assimilata o confusa, da un lato, con la letteratura esplicitamernte oscena (di cui sono un esempio i Sonetti sopra i XVI modi di Pietro Aretino) e, dall'altro, con la varia letteratura burlesca contemporanea, insieme alla quale, in verità, è stata tramandata, in maniera indistinta, da una lunga tradizione editoriale (si pensi alle prime edizioni di Opere burlesche del veneziano Curzio Navò del 1537 e 1539 nonché a quelle di poco piú tarde curate dal Antonfrancesco Grazzini, detto il Lasca, per i Giunti di Firenze). Questi testi infatti, alla luce di un'analisi piú approfondita, presentano caratteristiche tematiche, stilistiche e di modalità di circolazione che consentono di iscriverli in un contesto letterario autonomo. In altri termini, l'erotismo, tema esclusivo di questa produzione, che trovò la sua forma espressiva nel capitolo in terza rima, non è mai esibito o conclamato, ma trattato con la tecnica dell'equivoco integrale, che già aveva conosciuto significative applicazioni nelle quattrocentesche canzoni di arti e mestieri. Cosí pure specifico della letteratura erotica cinquecentesca è la destinazione "privata", oggetto di svago e di divertimento all'interno del ristretto cenacolo della romana Accademia de' Vignaiuoli. Ed esperienza strettamente individuale resta anche quando, da Roma, questo modo di fae poesia si sposta e si afferma a Venezia e a Firenze. Sicché ne viene un contributo alla migliore e piú precisa definizione del panorama letterario e culturale dell'intero Cinquecento, tanto piú in considerazione del fatto che il volume è completato da un'Appendice in cui viene pubblicata, come anticipazione di una prossima edizione completa, una parte comunque ampia e significativa della produzione erotica cinquecentesca.
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