In questo elaborato viene affrontata e discussa la possibilità di ricondurre ad una nozione unitaria il concetto di “operazioni straordinarie” nel diritto tributario. In senso molto ampio esso individua una serie di istituti che determinano una variazione del patrimonio societario e/o una modifica della compagine societaria per finalità estremamente diverse. La straordinarietà dell’evento determina importanti riflessi tributari, che attengono alle imposte sui redditi, all’Imposta sul Valore Aggiunto e alle imposte sui trasferimenti. Sono analizzate, quindi, le diverse teorie che nel tempo si sono succedute in merito alla definizione da attribuire alle operazioni straordinarie. Non sembra possibile identificare tali operazioni come fenomeni estintivi del soggetto preesistente, poiché nella maggior parte dei casi l’esercizio dell’attività d’impresa continua ad esistere. Ugualmente poco proficua appare la concezione delle operazioni straordinarie come fattispecie che determinano una concentrazione. Anche la definizione di atti di riorganizzazione, sebbene più corretta dal punto di vista descrittivo, non soddisfa il tentativo di individuare una categoria di fattispecie contraddistinta da principi e regole comuni riferiti alla generalità dei tributi. Parte della dottrina ha teorizzato una classificazione delle operazioni straordinarie distinguendo quelle relative ai beni da quelle che attengono ai soggetti. Le prime determinerebbero una modifica del patrimonio societario e quindi nuova ricchezza imponibile. Le seconde si caratterizzerebbero per una mera modifica della natura giuridica della società senza formazione di nuova materia imponibile. Anche questa teoria non risulta soddisfacente. In definitiva, quindi, all’interno della categoria delle operazioni straordinarie coesistono regimi tributari differenti, per cui una soluzione proficua sarebbe quella di rinunciare al tentativo di elaborare una nozione compiuta di operazioni straordinarie e una categoria omogenea riferita alla generalità di tributi e di concentrarsi, invece, all’analisi dei due principi di riferimento, che determinano regimi fiscali contrapposti e cioè il principio di neutralità e quello del realizzo.

Le operazioni straordinarie nell'ordinamento tributario

PAPARELLA, Franco
2009-01-01

Abstract

In questo elaborato viene affrontata e discussa la possibilità di ricondurre ad una nozione unitaria il concetto di “operazioni straordinarie” nel diritto tributario. In senso molto ampio esso individua una serie di istituti che determinano una variazione del patrimonio societario e/o una modifica della compagine societaria per finalità estremamente diverse. La straordinarietà dell’evento determina importanti riflessi tributari, che attengono alle imposte sui redditi, all’Imposta sul Valore Aggiunto e alle imposte sui trasferimenti. Sono analizzate, quindi, le diverse teorie che nel tempo si sono succedute in merito alla definizione da attribuire alle operazioni straordinarie. Non sembra possibile identificare tali operazioni come fenomeni estintivi del soggetto preesistente, poiché nella maggior parte dei casi l’esercizio dell’attività d’impresa continua ad esistere. Ugualmente poco proficua appare la concezione delle operazioni straordinarie come fattispecie che determinano una concentrazione. Anche la definizione di atti di riorganizzazione, sebbene più corretta dal punto di vista descrittivo, non soddisfa il tentativo di individuare una categoria di fattispecie contraddistinta da principi e regole comuni riferiti alla generalità dei tributi. Parte della dottrina ha teorizzato una classificazione delle operazioni straordinarie distinguendo quelle relative ai beni da quelle che attengono ai soggetti. Le prime determinerebbero una modifica del patrimonio societario e quindi nuova ricchezza imponibile. Le seconde si caratterizzerebbero per una mera modifica della natura giuridica della società senza formazione di nuova materia imponibile. Anche questa teoria non risulta soddisfacente. In definitiva, quindi, all’interno della categoria delle operazioni straordinarie coesistono regimi tributari differenti, per cui una soluzione proficua sarebbe quella di rinunciare al tentativo di elaborare una nozione compiuta di operazioni straordinarie e una categoria omogenea riferita alla generalità di tributi e di concentrarsi, invece, all’analisi dei due principi di riferimento, che determinano regimi fiscali contrapposti e cioè il principio di neutralità e quello del realizzo.
2009
9788834895207
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