Il volume è pubblicato nell’ambito della collana del Dipartimento di Filologia classica e di Scienze filosofiche dell’Università del Salento e il suo contenuto è stato vagliato, prima della pubblicazione, da una commissione nominata dal Direttore della collana e composta di membri afferenti al Dipartimento stesso. Il volume si sofferma, attraverso l’approfondimento analitico di singoli aspetti dell’attività speculativa di Nicoletto Vernia e di Agostino Nifo, sulla formazione e poi sulla attività di questi due pensatori che hanno offerto il loro fondamentale contributo allo sviluppo dell’aristotelismo e all’affermazione di Padova come Università leader del tempo nell’ambito della speculazione filosofica. La monografia prende le mosse dall’esposizione della formazione e dell’opera speculativa di Nicoletto Vernia per poi indagarne la rielaborazione della teoria del moto e la dottrina medica. La formazione del Vernia è particolarmente interessante sia perché questo autore diviene il più importante docente dello Studio di Padova allorché questa università inizia la sua fase di ascesa sia perché egli dà il suo contributo nei principali ambiti di speculazione del suo tempo che vanno dalla psicologia alla logica, dalla physica alla metodologia, dalla cosmologia alla metafisica e alla medicina. Lo studio della dottrina del moto del Vernia è particolarmente interessante perché illustra la ricezione da parte del più noto docente di physica del XV secolo della dottrina del movimento che viene sviluppata nelle Università di Parigi e Oxford nel XIII e nel XIV secolo e che resta un punto riferimento metodologico fino alla speculazione del giovane Galilei. La dottrina medica del Vernia, d’altra parte, apre interessanti scenari perché determina proprio la svolta verso uno studio della medicina caratterizzato dalla rigorosa applicazione del principio aristotelico di causa-effetto e dall’allontanarsi da influenze di carattere magico e astrologico. Nel volume si accosta a quello del Vernia anche il profilo del suo più ortodosso allievo cioè Agostino Nifo, la cui speculazione ci permette anche di vedere dall’interno l’evoluzione dell’aristotelismo nel XVI secolo e la sua declinazione nelle varie dottrine mutuate dall’eredità della speculazione di Alessandro di Afrodisia, Temistio, Simplicio, Averroè, Avicenna e Sigieri di Brabante. Del Nifo, negli altri capitoli, si evidenzia anche il rapporto con l’astrologia, che è un altro ambito fondamentale di studio del Rinascimento, e con la medicina dove continua, sulla scorta del Vernia, il tentativo di fondare la clinica medica come una branca della scienza della natura e di approfondirne la techne, cioè l’aspetto pratico, in una prospettiva che sarebbe stata ripresa dai maggiori rappresentanti della medicina moderna che sono Andrea Vesalio e William Harvey. Il volume si chiude con l’approfondimento del pensiero logico del Nifo e con l’evidenziazione dello suo contributo allo sviluppo della definitio, della demonstratio e del regressus demonstrativus che sono gli strumenti fondamentali della metodologia umanistica e rinascimentale.

Nicoletto Vernia e Agostino Nifo. Aspetti storiografici e metodologici

DE BELLIS, Ennio
2003-01-01

Abstract

Il volume è pubblicato nell’ambito della collana del Dipartimento di Filologia classica e di Scienze filosofiche dell’Università del Salento e il suo contenuto è stato vagliato, prima della pubblicazione, da una commissione nominata dal Direttore della collana e composta di membri afferenti al Dipartimento stesso. Il volume si sofferma, attraverso l’approfondimento analitico di singoli aspetti dell’attività speculativa di Nicoletto Vernia e di Agostino Nifo, sulla formazione e poi sulla attività di questi due pensatori che hanno offerto il loro fondamentale contributo allo sviluppo dell’aristotelismo e all’affermazione di Padova come Università leader del tempo nell’ambito della speculazione filosofica. La monografia prende le mosse dall’esposizione della formazione e dell’opera speculativa di Nicoletto Vernia per poi indagarne la rielaborazione della teoria del moto e la dottrina medica. La formazione del Vernia è particolarmente interessante sia perché questo autore diviene il più importante docente dello Studio di Padova allorché questa università inizia la sua fase di ascesa sia perché egli dà il suo contributo nei principali ambiti di speculazione del suo tempo che vanno dalla psicologia alla logica, dalla physica alla metodologia, dalla cosmologia alla metafisica e alla medicina. Lo studio della dottrina del moto del Vernia è particolarmente interessante perché illustra la ricezione da parte del più noto docente di physica del XV secolo della dottrina del movimento che viene sviluppata nelle Università di Parigi e Oxford nel XIII e nel XIV secolo e che resta un punto riferimento metodologico fino alla speculazione del giovane Galilei. La dottrina medica del Vernia, d’altra parte, apre interessanti scenari perché determina proprio la svolta verso uno studio della medicina caratterizzato dalla rigorosa applicazione del principio aristotelico di causa-effetto e dall’allontanarsi da influenze di carattere magico e astrologico. Nel volume si accosta a quello del Vernia anche il profilo del suo più ortodosso allievo cioè Agostino Nifo, la cui speculazione ci permette anche di vedere dall’interno l’evoluzione dell’aristotelismo nel XVI secolo e la sua declinazione nelle varie dottrine mutuate dall’eredità della speculazione di Alessandro di Afrodisia, Temistio, Simplicio, Averroè, Avicenna e Sigieri di Brabante. Del Nifo, negli altri capitoli, si evidenzia anche il rapporto con l’astrologia, che è un altro ambito fondamentale di studio del Rinascimento, e con la medicina dove continua, sulla scorta del Vernia, il tentativo di fondare la clinica medica come una branca della scienza della natura e di approfondirne la techne, cioè l’aspetto pratico, in una prospettiva che sarebbe stata ripresa dai maggiori rappresentanti della medicina moderna che sono Andrea Vesalio e William Harvey. Il volume si chiude con l’approfondimento del pensiero logico del Nifo e con l’evidenziazione dello suo contributo allo sviluppo della definitio, della demonstratio e del regressus demonstrativus che sono gli strumenti fondamentali della metodologia umanistica e rinascimentale.
2003
888086517X
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