C’è ancora molto di incerto nelle esperienze solitamente rubricate sotto l’espressione “media education”, e comunque nell’impatto delle nuove generazioni con i nuovi sistemi di comunicazione emergono nuove esigenze. Non si tratta di cercare soltanto nuovi modelli educativi – compito, anche questo interessante e lodevole, ma di prospettare nuove modalità di ricerca attorno ai modelli educativi e quindi, proprio per questo, nuovi approcci pedagogici. Dall’incontro con le tecnologie della informazione e della comunicazione la persona trae non soltanto strumenti, possibilità, ed opportunità, ma anche un contesto dinamico di riferimento entro il quale va a riscrivere motivazioni e bisogni, attese e prospettive, connotazioni e criteri… Il discorso sulle competenze e sui criteri educativi diventa così un pretesto per giungere a questioni propriamente pedagogiche (e non soltanto educative) e didattiche. Nel saggio la didattica si connota come disciplina destinata a studiare lo spazio di possibile mediazione fra obiettivi assegnati all’educazione e compiti di sviluppo assunti dalla persona; una mediazione da esercitarsi con gli strumenti della negoziazione e con le regole (criteri) che disciplinano la decisione e la scelta dell’insegnante. Non c’è più spazio per una didattica che non si configuri come scienza e che non si proietti verso il futuro con la determinazione che deriva dalla consapevolezza del rilievo dei compiti che le sono propri.

Media Education e portfolio delle competenze. Verso nuovi modelli pedagogici

PAPARELLA, Nicola
2006-01-01

Abstract

C’è ancora molto di incerto nelle esperienze solitamente rubricate sotto l’espressione “media education”, e comunque nell’impatto delle nuove generazioni con i nuovi sistemi di comunicazione emergono nuove esigenze. Non si tratta di cercare soltanto nuovi modelli educativi – compito, anche questo interessante e lodevole, ma di prospettare nuove modalità di ricerca attorno ai modelli educativi e quindi, proprio per questo, nuovi approcci pedagogici. Dall’incontro con le tecnologie della informazione e della comunicazione la persona trae non soltanto strumenti, possibilità, ed opportunità, ma anche un contesto dinamico di riferimento entro il quale va a riscrivere motivazioni e bisogni, attese e prospettive, connotazioni e criteri… Il discorso sulle competenze e sui criteri educativi diventa così un pretesto per giungere a questioni propriamente pedagogiche (e non soltanto educative) e didattiche. Nel saggio la didattica si connota come disciplina destinata a studiare lo spazio di possibile mediazione fra obiettivi assegnati all’educazione e compiti di sviluppo assunti dalla persona; una mediazione da esercitarsi con gli strumenti della negoziazione e con le regole (criteri) che disciplinano la decisione e la scelta dell’insegnante. Non c’è più spazio per una didattica che non si configuri come scienza e che non si proietti verso il futuro con la determinazione che deriva dalla consapevolezza del rilievo dei compiti che le sono propri.
2006
9788846474223
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