Il contributo è dedicato allo studio delle plausibili conseguenze, per quanto più direttamente concerne il diritto penale sostanziale, derivanti dalla sentenza Pupino, che, in maniera innovativa, ha sancito l’operatività, anche nell'ambito del c.d. terzo pilastro, del criterio di soluzione dei conflitti tipico del rapporto tra misure nazionali e direttive, quello, cioè, dell'«interpretazione conforme», criterio votato ad assicurare prevalenza alla norma dell'Unione, per quanto non trasposta. L’indagine considera i diversi e divergenti vettori cui possono indirizzarsi le potenzialità ermeneutiche dischiuse dalla pronuncia e/o i possibili esiti interpretativi: corredato da puntuali esemplificazioni, lo studio prende in considerazione i casi in cui la normativa sovranazionale possa costituire un ausilio ermeneutico che sviluppa un dato di fattispecie (interpretazione secundum legem) e quelli in cui l’interpretazione conforme alla decisione-quadro, di volta in volta considerata, possa risultare integrativa della stessa fattispecie (interpretazione praeter legem); esamina i casi in cui l’interpretazione conforme possa produrre effetti favorevoli per il reo e le ipotesi in cui, viceversa, l’esito ermeneutico possa riuscirgli sfavorevole. Alla luce del panorama dischiuso dall’indagine, l’Autore non manca di evidenziare inoltre i profili problematici rappresentati, da un lato, dalle conseguenze e dai possibili rimedi rispetto all’ipotesi di violazione dell’obbligo di interpretazione conforme e, dall’altro, da quella di violazione dei limiti alla stessa stabiliti.

L’incidenza delle “decisioni-quadro” sull’interpretazione in materia penale: profili di diritto sostanziale (nota a Corte di Giustizia delle Comunità europee – Grande Sezione – sentenza 16 giugno 2005 – Causa C-105/03, domanda di pronuncia pregiudiziale proposta dal Gip presso il tribunale di Firenze nel procedimento Pupino)

MANES, Vittorio
2006-01-01

Abstract

Il contributo è dedicato allo studio delle plausibili conseguenze, per quanto più direttamente concerne il diritto penale sostanziale, derivanti dalla sentenza Pupino, che, in maniera innovativa, ha sancito l’operatività, anche nell'ambito del c.d. terzo pilastro, del criterio di soluzione dei conflitti tipico del rapporto tra misure nazionali e direttive, quello, cioè, dell'«interpretazione conforme», criterio votato ad assicurare prevalenza alla norma dell'Unione, per quanto non trasposta. L’indagine considera i diversi e divergenti vettori cui possono indirizzarsi le potenzialità ermeneutiche dischiuse dalla pronuncia e/o i possibili esiti interpretativi: corredato da puntuali esemplificazioni, lo studio prende in considerazione i casi in cui la normativa sovranazionale possa costituire un ausilio ermeneutico che sviluppa un dato di fattispecie (interpretazione secundum legem) e quelli in cui l’interpretazione conforme alla decisione-quadro, di volta in volta considerata, possa risultare integrativa della stessa fattispecie (interpretazione praeter legem); esamina i casi in cui l’interpretazione conforme possa produrre effetti favorevoli per il reo e le ipotesi in cui, viceversa, l’esito ermeneutico possa riuscirgli sfavorevole. Alla luce del panorama dischiuso dall’indagine, l’Autore non manca di evidenziare inoltre i profili problematici rappresentati, da un lato, dalle conseguenze e dai possibili rimedi rispetto all’ipotesi di violazione dell’obbligo di interpretazione conforme e, dall’altro, da quella di violazione dei limiti alla stessa stabiliti.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11587/103765
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