L’articolo prima della sua pubblicazione è passato al vaglio dei referees individuati nell’ambito del comitato scientifico della rivista. L’articolo mira a esporre alcuni aspetti non ancora approfonditi della speculazione di Agostino Nifo come la sua formazione e, soprattutto, la sua adesione alle varie correnti del pensiero aristotelico. Il saggio prende le mosse dell’indagine sul De intellectu, che è una delle prime opere del Nifo dove si può notare il passaggio dall’averroismo ortodosso dei suoi primi anni all’adesione al sigierianesimo che lo porta a elaborare l’originale teoria della presenza in ogni uomo di due semianime di cui la prima corrispondente alla virtus cogitativa e la seconda è connessa alla capacità di cogliere gli universali. Nel saggio si evidenziano anche alcuni aspetti chiave del suo pensiero come il rapporto con la tradizione di interpretazione del testo aristotelico proveniente da Simplicio, e infine il suo contributo alla filosofia politica, in considerazione del fatto che egli scrive il De regnandi peritia, che è un opera del tutto simile al Principe del Machiavelli, ma pubblicata alcuni anni prima, con conseguente discussione su chi sia l’autore del plagio.

La formazione e l’opera speculativa di Agostino Nifo

DE BELLIS, Ennio
1992-01-01

Abstract

L’articolo prima della sua pubblicazione è passato al vaglio dei referees individuati nell’ambito del comitato scientifico della rivista. L’articolo mira a esporre alcuni aspetti non ancora approfonditi della speculazione di Agostino Nifo come la sua formazione e, soprattutto, la sua adesione alle varie correnti del pensiero aristotelico. Il saggio prende le mosse dell’indagine sul De intellectu, che è una delle prime opere del Nifo dove si può notare il passaggio dall’averroismo ortodosso dei suoi primi anni all’adesione al sigierianesimo che lo porta a elaborare l’originale teoria della presenza in ogni uomo di due semianime di cui la prima corrispondente alla virtus cogitativa e la seconda è connessa alla capacità di cogliere gli universali. Nel saggio si evidenziano anche alcuni aspetti chiave del suo pensiero come il rapporto con la tradizione di interpretazione del testo aristotelico proveniente da Simplicio, e infine il suo contributo alla filosofia politica, in considerazione del fatto che egli scrive il De regnandi peritia, che è un opera del tutto simile al Principe del Machiavelli, ma pubblicata alcuni anni prima, con conseguente discussione su chi sia l’autore del plagio.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11587/101342
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